2010-11-15 14:32:04

Alla Gregoriana ricordati i 30 anni del Jesuit Refugee Service


Il Jesuit Refugee Service(Jrs) celebra 30 anni di attività al fianco dei rifugiati. L’organismo cattolico - che si occupa della difesa dei rifugiati e degli sfollati - è nato il 14 novembre del 1980 grazie all’allora padre generale della Compagnia di Gesù, lo spagnolo Pedro Arrupe. “La missione del Jesuit Refugee Service è ascoltare chi non ha scelta”, ha detto all’agenzia Misna padre Mark Raper, al termine di un incontro presso l’università Gregoriana di Roma per celebrare i 30 anni di vita di “uno strumento straordinario”. Padre Mark ora è presidente della Conferenza dei gesuiti dell’Asia e del Pacifico, ma ricorda bene gli anni da direttore del Jrs e soprattutto quei primi incontri. È significativo quanto ha fatto emergere nel suo intervento: “Il Jrs è nato dal basso, imparando dalla vita dei rifugiati e prendendo forza dal contributo dei volontari di ogni provenienza, religiosi o laici, africani, asiatici o europei”. Oggi il Jrs è un’organizzazione efficiente e articolata, presente in 51 Paesi del mondo, dal Sudest asiatico all’America Latina. Centrale, sempre, l’idea che la “struttura” è solo “uno strumento per un servizio”. Padre Mark lo ha ricordato agli studenti della Gregoriana, raccontando la vicenda di un sudanese fuggito dalla guerra civile scoppiata nel cuore dell’Africa. E di drammi come questo, il Jrs ne ha conosciuti molti. (C.P.)







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