Giornale arabo: "Cristiani in Medio Oriente essenziali per la sopravvivenza del mondo
arabo"
“I cristiani sono una parte essenziale del Medio Oriente. Lo stesso Gesù è nato in
Palestina e si è fatto battezzare sulle rive del Giordano. I popoli arabi dovrebbero
coesistere con loro e difenderli”. E’ quanto afferma Mshari Al -Zaydi, giornalista
saudita ed esperto di Islam dell’Asharq Al-Awsat, giornale arabo con sede a Londra.
In un articolo dal titolo “Ai nostri cittadini arabi cristiani” pubblicato oggi e
ripreso dall'agenzia AsiaNews, Mshari analizza la drammatica situazione dei cristiani
in Medio oriente, partendo dal recente attentato contro la chiesa di Nostra Signora
del Perpetuo Soccorso di Baghdad. “Il sanguinoso assalto di Baghdad – afferma - ha
aperto le porte sulla grande questione dei cittadini cristiani nei Paesi del Medio
Oriente e la loro futura presenza nella regione, ma ha anche aperto una ferita nel
mondo arabo e islamico e ora dobbiamo comprendere quali sono le ragioni di questa
crisi”. Mashari sottolinea che quanto accaduto in Iraq è solo l’ultimo capitolo di
una campagna di sangue che ha come obiettivo tutti i cristiani iracheni, da Mosul
a Baghdad. “Quello che sta accadendo in Iraq – continua – non può essere imputato
solo alla diminuzione di sicurezza dovuta allo stallo politico. Non si può nemmeno
dire che gli attacchi contro i cristiani sono il risultato della presenza americana
nella regione o un piano segreto per mettere l’uno contro l’altro gli iracheni”. Il
giornalista cita oltre al caso iracheno, altre situazioni di attacchi e di intolleranza
contro i cristiani e altre minoranze, in Egitto, Libano, Yemen e altri Paesi a maggioranza
musulmana. Citando l’intellettuale libanese Radwan al-Sayyd, Mshari fa notare che
la situazione vissuta dai cristiani non dipende solo dalla crescita dell’estremismo
islamico e della sua retorica contro l’occidente. Egli sottolinea che anche la crisi
economica contribuisce all’esodo dei cristiani ed è spesso il reale pretesto degli
attacchi contro le minoranze. Mshari sottolinea che i cristiani hanno partecipato
a fianco dei musulmani nella costruzione delle varie Nazioni arabe. “Le idee di quegli
anni – dice – sono servite e continuano a servire come categorie di identità politica,
che hanno raccolto molti intellettuali arabi, cristiani e musulmani, in movimenti
moderati e non settari”. Per il giornalista è necessario riconsiderare la natura del
mondo arabo a partire da quelle idee che in passato erano riuscite ad allontanare
l’influenza dell’estremismo religioso, prendendo il meglio dalle varie fedi. “Se la
presenza cristiana viene completamente rimossa dal mondo arabo – continua - questa
regione sarà caratterizzata esclusivamente da musulmani e perderà la sua identità
araba”. “Il pluralismo – afferma ancora Mshari – è la miglior protezione contro l’ignoranza
e l’intolleranza”. (R.P.)