Usa: appello del cardinale George al presidente Obama affinchè aiuti i cristiani in
Iraq
A seguito all’attentato alla chiesa siro-cattolica di Baghdad del 31 ottobre scorso
e dopo i nuovi episodi di violenza contro i cristiani iracheni di questi giorni, il
presidente della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, cardinale Francis George
ha rivolto un pressante appello al Presidente Barack Obama “perché vengano compiuti
ulteriori passi per aiutare l’Iraq a proteggere i propri cittadini, in particolare
quelli cristiani e altre vittime di attacchi organizzati”. Ricordando le forti parole
pronunciate il mese scorso al Sinodo per il Medio Oriente dall’arcivescovo di Babilonia
dei Siri Athanase Matti Shaba Matoka e le posizioni espresse a suo tempo dall’episcopato
statunitense sull’invasione dell’Iraq, l’arcivescovo di Washington rileva che gli
Stati Uniti hanno “l’obbligo morale di non abbandonare quegli iracheni che non possono
difendersi”. Secondo la missiva, diffusa il 9 novembre, il minimo che si possa fare
nelle attuali circostanze, è collaborare con gli iracheni e la comunità internazionale
“per permettere al governo iracheno di diventare operativo per il bene comune di tutti
gli iracheni; mettere le forze armate e di polizia locali nelle condizioni di garantire
la sicurezza a tutti i cittadini, comprese le minoranze; promuovere la riconciliazione
e la tutela dei diritti umani, in particolare la libertà religiosa; la ricostruzione
dell’economia del Paese perché gli iracheni possano mantenere le loro famiglie e assistere
i rifugiati e gli sfollati”. (L.Z.)