Sud Sudan: allarme dell'Oms per la diffusione della lesmaniosi
Oltre 260 casi mortali, a fronte di 9000 persone, contagiate sono stati registrati
nel corso degli ultimi 12 mesi in alcune zone del Sud Sudan interessate dal settembre
2009 da una rara diffusione di lesmaniosi, una parassitosi - riporta l'agenzia Misna
- nota anche come kala azar o febbre nera. A riferirlo è l’Organizzazione Mondiale
della Sanità (Oms/Who) che ha lanciato l’allarme, sostenendo che nei prossimi mesi
la diffusione della malattia dovrebbe aumentare ulteriormente portando addirittura
a un raddoppio dei casi. Trasmessa dalla puntura di insetto durante la stagione delle
piogge, infatti, la lesmaniosi manifesta i sintomi dell’infezione durante la stagione
secca, che è appena iniziata in Sud Sudan. Finora, fanno sapere dall’Oms, la maggioranza
dei decessi è avvenuta tra bambini che soffrivano di malnutrizione. Le zone più colpite,
lo Stato di Jonglei e dell’Alto Nilo, sono tra le più povere del Paese. Se non trattata
rapidamente, la lesmaniosi può avere un tasso di mortalità del 90%. (R.P.)