I Passionisti celebrano la figura del Beato Newman con un Seminario e un Oratorio
Il cardinale John Henry Newman, recentemente beatificato da Benedetto XVI nel suo
viaggio apostolico nel Regno Unito, viene oggi celebrato con due iniziative, promosse
dai Passionisti: un convegno alla Pontificia Università Lateranense e un Oratorio,
“Il sogno di Domenico”, che verrà eseguito stasera per la prima volta. Le iniziative
mettono l’accento in particolare sul legame tra il Beato Newman e il Beato Domenico
Barberi che lo accolse nella Chiesa cattolica dopo la sua conversione. Alessandro
Gisotti ha intervistato ilpassionista, padreFernando Taccone
su questa giornata dedicata a Newman:
R. – Chi
ha accolto nella Chiesa cattolica John Henry Newman per la sua conversione è stato
il nostro passionista padre Domenico Bàrberi, beatificato durante il Concilio Ecumenico
Vaticano II da Paolo VI, nel 1963. Addirittura, in quella circostanza, Paolo VI, nel
discorso di Beatificazione del Beato Domenico, parlò – sembrò ad alcuni - più del
Newman che non, forse, del nostro Beato Domenico! La Beatificazione sta a sottolineare
l’attenzione al ruolo del nostro Beato nella conversione e, quindi, anche nel processo
iniziale di santità di Newman. Con questo seminario stiamo operando un congiungimento
e lo spiega Newman stesso, nel suo “Apologia pro vita sua”: “Grande parte ha avuto
nella mia conversione e nella mia vita Domenico Bàrberi”.
D. – Qual
è il messaggio comune che questi due Beati danno agli uomini e ai fedeli di oggi?
R.
- Il messaggio comune che danno è la ricerca della verità, la ricerca della verità
a tutti i costi. E la verità per lui non era una realtà intellettuale: la verità è
Cristo, la verità è la sua Parola. Questo è il messaggio grande che loro danno.
D.
– Una ricerca della verità che accomuna fede e ragione?
R. – Fede e
ragione per togliere tutte quelle ambivalenze, tutti quei contrasti che potrebbero
esserci. La tesi grande del Newman, nello specifico, è proprio che il problema di
fede e ragione viene risolto dalla coscienza. Per cui, la formazione della coscienza
è fondamentale, perché è lì, nella coscienza, nel fondo di ogni uomo che c’è la presenza
di Dio … Ecco che fede e ragione possono ben confrontarsi sul terreno della coscienza.
(bf)