Rapporto su infanzia e migrazioni internazionali nell’America Latina e caraibica
Interessante studio delle Nazioni Unite sui pericoli d’abuso e di sfruttamento per
i bambini migranti, nell’America Latina e caraibica. La ricerca è stata resa nota
dall’Unicef e dalla Commissione ONU per l’America Latina e caraibica (Eclac), in occasione
del quarto Forum mondiale su migrazioni e sviluppo in corso a Puerto Vallarta, in
Messico, a cui parteciperanno circa 150 Paesi. Lo studio rileva che l’emigrazione
può creare opportunità di studio e lavoro per i bambini, ma puntualizza che esistono
aspetti negativi legati alla migrazione. Questi si verificano, ad esempio, quando
i genitori emigrano, affidando i propri bambini alle cure di altre persone, o quando
i bambini sono esposti ad abusi e violazioni dei loro diritti, durante la migrazione
da un Paese all’altro. Secondo i dati riferiti nello studio, malgrado non si conosca
il numero esatto di bambini migranti, circa 1 su 5 è esposto ad abusi di vario genere.
La ricerca sottolinea, inoltre, che politiche migratorie particolarmente severe, xenofobia,
razzismo e traffico di esseri umani sono solo alcuni dei pericoli a cui i migranti
vanno incontro, soprattutto se illegali. Una delle principali sfide per i governi
delle regioni interessate dal fenomeno consiste nel garantire il rispetto dei diritti
economici, sociali e culturali, specie dei bambini. Tra le raccomandazioni contenute
nello studio vi sono il diritto all’identità al momento della nascita, ed il divieto
di detenzione per i bambini e gli adolescenti migranti che entrano clandestinamente
in un Paese. (C.P)