2010-11-11 15:07:53

L’Unione Europea sosterrà l’Irlanda in caso di necessità


Il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, ha garantito che l'Unione Europea è pronta a intervenire per sostenere l'Irlanda, se ciò si renderà necessario. “Adesso nell'Eurozona abbiamo messo in campo tutti gli strumenti essenziali per poter agire”, ha assicurato Barroso. Intanto, da parte sua il governatore della Banca d'Irlanda, Patrick Honohan, che siede anche nel Consiglio direttivo della Banca centrale europea, fa sapere che il ricorso delle banche irlandesi ai finanziamenti della Banca centrale europea è “eccezionalmente elevato”, ma la Bce non ridurrà le disponibilità agli istituti di credito del Paese.

La Bce considera insufficienti le proposte di riforma della governance europea
Le proposte di riforma della governance economica avanzate dal Consiglio Ue “non bastano ad assicurare quel salto di qualità” necessario. A scriverlo è la Banca centrale europea nel suo bollettino mensile: le riforme - si legge - costituiscono un “rafforzamento” del quadro di sorveglianza, ma sollevano dubbi l'assenza di sanzioni automatiche e di una “regola” sulla riduzione del rapporto fra debito e Pil. Le proposte avanzate dal vertice Ue di fine ottobre, che rimettono le sanzioni su deficit e debito alla sorveglianza reciproca fra gli Stati, secondo il consiglio della Bce “non bastano ad assicurare quel salto di qualità” necessario. In particolare, si legge nel bollettino, il consiglio Bce teme “che nell'attuazione della sorveglianza delle finanze pubbliche non vi sia sufficiente automaticità, che la regola sulla riduzione del rapporto debito pubblico/Pil non sia precisata e che le sanzioni finanziarie non siano state espressamente confermate nella procedura di sorveglianza”. Per quanto riguarda le manovre di bilancio 2011, la raccomandazione della Bce è “che i Paesi portino avanti piani di risanamento pluriennali credibili e attuino integralmente le misure di riequilibrio previste”. Nei bilanci 2011 – prosegue la Bce - gli Stati “devono precisare interventi di aggiustamento credibili dei conti, incentrati sul lato della spesa”, e ogni evoluzione positiva delle finanze pubbliche “dovrebbe essere sfruttata per accelerare il riequilibrio dei conti”. A proposito della ripresa economica, la Bce parla di “una dinamica di fondo positiva” dell'area euro, ma segnala che ci sono “rischi” e “preoccupazioni” in merito alle rinnovate tensioni nei mercati finanziari”.

In Grecia necessarie ulteriori misure per risanare i bilanci
Il deficit greco nel 2009 ha raggiunto il 15%, in ulteriore rialzo rispetto alle stime del governo, e anche per quest'anno è in arrivo una revisione in peggio al 9,3% che imporrà “ulteriori misure” specie sul fronte della spesa. Lo scrive il Wall Street Journal, citando un funzionario del governo greco. Gli obiettivi di deficit/Pil fissati nel piano di salvataggio concordato con Unione europea e Fondo monetario internazionale erano di un rapporto all'8,1% per il 2010 e al 7,6% per il 2011, ma per raggiungere il target 2010 mancherebbero all'appello circa due miliardi di euro. Le ultime stime per il deficit 2009, quadruplicato rispetto alle previsioni del precedente esecutivo guidato da Costas Karamanlis erano per un 13,8% del Pil.

Proseguono i colloqui tra Hamas e Fatah sui confini di Gaza
Si è concluso con un ennesimo nulla di fatto circa il tema principale - il dossier della sicurezza dei confini - la sessione negoziale svoltasi nei giorni scorsi a Damasco fra le due fazioni palestinesi rivali di Fatah e Hamas, al potere rispettivamente in Cisgiordania e a Gaza. Lo confermano all'agenzia Maan fonti di Hamas, secondo la quale la ripresa dei colloqui sarà fissata la settimana prossima. Il controllo dei confini della Striscia di Gaza, passata sotto il pieno controllo di Hamas nel 2007, resta l'ostacolo centrale per la "riconciliazione". Il negoziato - mediato da Egitto e Siria - risente tuttavia anche del clima di sfiducia e delle accuse di repressioni reciproche fra le due fazioni. Fazioni divise dall'ideologia (laico-pragmatica quella di Fatah, islamico-radicale quella di Hamas) e dall'approccio su Israele, che Hamas - in aperta critica rispetto ai negoziati condotti dal presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) e leader attuale di Fatah, Abu Mazen - continua a non riconoscere.

Hillary Clinton: un accordo per il Medio Oriente è ancora possibile
Un accordo di pace per il Medio Oriente “è ancora possibile”. Lo ha detto il segretario di Stato Usa, Clinton, che oggi incontrerà il premier israeliano, Netanyahu in visita negli Stati Uniti. Intanto, il leader dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Abu Mazen, ha chiesto al Consiglio di sicurezza dell’Onu di discutere della costruzione dei nuovi insediamenti ebraici a Gerusalemme Est.

Secondo la Cnn, gli Usa invieranno altri droni in Yemen
Ancora scontri in Yemen. È di sette feriti, cinque soldati e due civili, il bilancio degli scontri divampati oggi nel sud del Paese, teatro di una rivolta secessionista. A Daleh, migliaia di persone sono scese in strada per chiedere la liberazione del principale capo della rivolta, Hassan Baom, arrestato martedì scorso. I dimostranti hanno tentato di bloccare la strada che collega la capitale Sanaa con il porto di Aden: ne sono seguiti scontri a fuoco con l'esercito, che hanno causato il ferimento di due civili e tre soldati. In un distinto episodio nella provincia di Shabwa, uomini armati hanno preso d'assalto un posto di blocco e ferito due soldati. Le autorità puntano l'indice contro i gruppi estremisti islamici. Intanto, l'Amministrazione Obama si appresta a inviare altri droni Predator in Yemen per dare la caccia ai terroristi di al Qaeda nel Paese. Lo scrive la Cnn, citando funzionari statunitensi anonimi. Gli attacchi con i droni (velivoli senza pilota) contro gli esponenti del ramo yemenita-saudita di al Qaeda, l'Aqpa, si sono interrotti nei mesi scorsi, secondo gli Usa, per carenza di informazioni di intelligence sugli obiettivi, mentre fonti del governo yemenita hanno evidenziato la volontà di non causare danni collaterali, ovvero vittime civili, nei raid.

Dodici ribelli uccisi in Pakistan
Almeno sei ribelli e un soldato pakistano sono morti negli scontri tra insorti islamici e esercito nella provincia tribale di Orakzai, nel nordovest del Pakistan. Altri sei sospetti militanti integralisti sono stati uccisi invece da diversi missili lanciati da un aereo drone statunitense nella regione tribale del Nord Waziristan. Dal mese di settembre, sono circa 200 gli insorti uccisi in questo tipo di operazioni.

Fonti dell’intelligence confermano piani di attacco di al Qaeda in Europa e Usa
È ancora operativo il piano di al Qaeda per attacchi in "stile Mumbai" in Europa e Stati Uniti, che il network di Osama bin Laden punta a compiere entro l'anno: lo hanno sottolineato funzionari dell'intelligence occidentale alla Cnn. Il piano, che avrebbe avuto il via libera direttamente da bin Laden, è stato reso noto a fine settembre, e i servizi segreti occidentali dissero che era stato sventato, grazie anche ai raid dei droni nelle aree tribali tra Afghanistan e Pakistan dove il progetto è stato ideato. Il piano prevede, secondo quanto si è appreso, attacchi multipli, in particolare in Usa, Francia e Germania, contro i luoghi frequentati dai turisti, come gli alberghi.

Da domani in Congo campagna anti-poliomelite
Partirà domani la campagna anti-poliomelite organizzata dal governo del Congo Brazzaville insieme con l'Organizzazione mondiale della sanità, l'Unicef e il Centro statunitense per controllo delle malattie e la prevenzione (Centers for disease control and prevention), per far fronte all'epidemia di polio che recentemente ha colpito il Paese africano causando oltre 80 morti. Lo comunica l'Oms che ha confermato 184 casi di paralisi acuta e 85 decessi nella regione di Pointe Noire, nel sud del Paese. La maggioranza dei casi e dei decessi riguardano persone al di sopra dei 15 anni. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), nel Congo Brazzaville non si registravano casi di poliomelite dal Duemila.

Diffuse drammatiche foto di un massacro di Tamil nel 2009
Alcune drammatiche fotografie su un massacro di civili Tamil risollevano nuovi dubbi sulla condotta delle forze armate cingalesi nell'ultima fase dell'offensiva contro i ribelli del Ltte nella primavera del 2009. Le immagini sono state pubblicate dal sito TamilNet, e mandate in onda ieri dall'emittente araba Al Jazira: la veridicità degli scatti deve essere ancora verificata. I fotogrammi, montati in un video, mostrano cadaveri seminudi di uomini, donne e bambini ammucchiati sul terreno e anche su un camion. Alcuni sono bendati e con le mani legate, un particolare che potrebbe significare che sono stati giustiziati. Secondo l'emittente araba, che ha ottenuto le fotografie da fonti Tamil, tra i cadaveri ci sarebbe anche il giovane figlio del capo del movimento separatista Ltte, Prabhakaran, anch'esso ucciso dall'esercito di Colombo.
Come già avvenuto in passato, le autorità cingalesi hanno sollevato dubbi sull'origine delle foto e hanno sottolineato che è stata creata una Commissione d'inchiesta “indipendente”, da alcuni mesi è al lavoro per verificare eventuali abusi delle forze armate. Tra l'altro, in proposito, la Bbc critica oggi il governo per aver impedito al proprio corrispondente a Colombo di seguire le audizioni in corso nella città settentrionale di Jaffna. “Il Ministero della difesa si è rifiutato di motivare la ragioni del diniego del permesso”, scrive l'emittente britannica sul suo sito on line. A distanza di un anno e mezzo dalla vittoria militare sulle Tigri Tamil, sono ancora in vigore le restrizioni per i giornalisti stranieri che vogliono recarsi nelle ex zone di guerra nel nord e nord est dell'isola, ancora presidiate dall'esercito.

Italia, vertice tra il presidente della Camera e il leader della Lega
Nel clima di tensione politica che caratterizza in questi giorni l'Italia, oggi si è svolto per circa un’ora un incontro tra il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ed il leader della Lega Nord, Umberto Bossi. Al vertice, il capo leghista è arrivato accompagnato dai ministri Roberto Calderoli e Roberto Maroni. Ieri sera, c’è stato un altro vertice segnalato con attenzione dalla stampa: l’incontro a tre tra la lo stesso Fini, il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, e il leader dell’Api, Francesco Rutelli. Non vi sono state dichiarazioni al termine di entrambi i vertici. Oggi, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è in Corea del Sud per il vertice G20. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 315

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