In un'epoca in cui
la comunicazione celebra i suoi trionfi, la religione ebraico-cristiana, costruita
sulla Parola, non può non interessarsi della rivoluzione dei linguaggi. La parola
è però oggi malata: di eccesso, sguaiataggine, vacuità, inganno. Risente della 'frigidità'
della comunicazione elettronica. Lo ha ricordato l'arcivescovo Gianfranco Ravasi inaugurando
in Campidoglio la Plenaria del Dicastero della Cultura. Oggi i nuovi mass-media
- attraverso la rivoluzione digitale - creano 'ambienti mediali' che sono i nuovi
luoghi di formazione. 'L'errore da non fare è continuare a credere che la tecnologia
sia un gadget' ha spiegato Aldo Grasso, docente di comunicazione e critico televisivo.
'La tecnologia ha fatto saltare la trasmissione verticale del sapere. Possiamo rimpiangere
il passato o metterci in ascolto del cambiamento'.