India: a Jharkhand i fondamentalisti indù vogliono la legge anti-conversione
Il governo di Jharkhand, sostenuto dal Rashtriya Swayamsevak Sangh (Rss) e dal Bharatiya
Janata Party (Bjp), entrambi fondamentalisti indù, sono pronti a approvare una legge
che proibisca nello Stato le conversioni dall'induismo. “Tutti - ha detto all'agenzia
AsiaNews padre Stan Kujur, gesuita della provincia di Jameshedpur- dovrebbero unirsi
per opporsi a ogni progetto di una legge anticonversione”. I sette Stati indiani che
hanno una legge contro le conversioni, nota come “Freedom of Religion Acts” sono:
Madhya Pradesh, Chhattisgarh, Orissa, Arunachal Pradesh, Rajasthan, Gujarat and Himachal
Pradesh. Le leggi esigono che ogni conversione dall'induismo a un'altra religione
venga verificata dal governo per evitare proselitismi, manipolazioni, conversioni
dietro ricompense economiche. Non è richiesta la stessa verifica per le conversioni
dal cristianesimo o dall'islam all'induismo. Padre Kujur ha detto che professare la
propria religione “è un problema di libertà di coscienza” ed è un problema di diritti
personali, come è riconosciuto dalla Costituzione indiana. Questo è lo stile della
democrazia. “Nessuno deve essere obbligato a professare una religione o un’altra”.
Il piano anti-conversione dell’Rss “non è necessario”. "L’attenzione dello Stato dovrebbe
focalizzarsi sullo sviluppo e il benessere della gente", ha sottolineato padre Kujur.
(R.P.)