2010-11-10 14:53:32

Cile: Messa per il Bicentenario al Santuario della Madonna del Carmine


Mons. Alejandro Goic, vescovo di Rancagua e presidente della Conferenza episcopale cilena, ha rivolto ieri un invito alla popolazione, in particolare agli abitanti della capitale Santiago, a partecipare in massa alla concelebrazione eucaristica del 21 novembre prossimo, che avrà luogo nel santuario dedicato alla Madonna del Carmine, madre e patrona del Cile. La Messa sarà officiata in occasione delle feste del Bicentenario dell’indipendenza e della nascita della Repubblica, il 18 settembre 1810. “Sarà un momento per ringraziare il Signore per la storia del Paese e per i suoi valori - ha detto mons. Goic parlando con i giornalisti - e per i frutti che ha dato in questi mesi il pellegrinaggio effettuato dalla statua della Vergine Missionaria del Carmine, dono del Santo Padre, che ha percorso il Cile da nord a sud. “Vogliamo riunirci come popolo di Dio attorno al tavolo comune e condiviso dell’Eucaristia - ha proseguito il presule - poiché del Cile tutti noi, suoi figli, vogliamo fare una mensa per tutti. Perciò possiamo dire che si tratta di una preghiera nazionale e corale, per la patria”. Alla celebrazione saranno presenti tutti i vescovi del Cile, delegazioni da tutte le diocesi e le massime autorità della nazione, e soprattutto, è stato l’auspicio di mons. Goic, un’enorme quantità di fedeli, espressione della partecipazione popolare. Gli organizzatori si aspettano almeno centomila cileni e tutto fa pensare che non sarà difficile raggiungere e forse superare questa cifra anche perché il santuario della Madonna del Carmine ha un grandioso piazzale antistante che può raccogliere anche oltre duemila persone. Mons. Héctor Gallardo, vicario episcopale per l’area dove si trova il tempio, ha sottolineato che si pregherà per i doni ricevuti, ma si chiederà anche perdono per gli errori o per i torti che tutti, cattolici e non, così come la stessa comunità ecclesiale, hanno commesso. Padre Carlos Cox, rettore del santuario di Maipù ha infine ricordato che si sta disponendo tutto in modo tale che, oltre alla preghiera, ci sia un momento di festa dopo la Santa Messa: una “festa delle famiglie alla quale sono benvenuti tutti”. (L.B.)







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