Aumenta l'uso di droghe in Europa: raddoppiano i morti per cocaina
Quasi 14 milioni di europei ha provato almeno una volta nella vita cocaina, 75 milioni
hanno usato cannabis. E’ la preoccupante sintesi del Rapporto 2010 sull'evoluzione
degli stupefacenti in Europa, presentato oggi, in contemporanea, a Lisbona e Roma.
Secondo le statistiche dell'Agenzia europea delle droghe, il maggior consumo di “polvere
bianca” avviene nel Regno Unito seguito da Spagna e Italia. Drammatico il dato dei
morti per cocaina che in un anno è di fatto raddoppiato. Massimiliano Menichetti
4 milioni
di persone usano cannabis tutti i giorni e la stragrande maggioranza, 3 milioni, sono
giovani. 14 milioni invece gli europei che hanno consumato cocaina, almeno una volta,
nell’arco della propria esistenza. Questi alcuni dei preoccupanti dati del Rapporto
sull'evoluzione degli stupefacenti 2010 presentato oggi dall'Agenzia europea delle
droghe. Un quadro a tinte scure che vede Gran Bretagna, Spagna, Italia, Danimarca
conquistare il primato dei fruitori di morte grazie alla “polvere bianca”. Sul fronte
della Cannabis oltre 75 milioni gli europei che l’hanno provata, 23 milioni nell'ultimo
anno. Una droga, questa, che è entrata di recente anche nei Paesi dell'Europa orientale
in particolare tra cechi, estoni e slovacchi. Ma quali i danni che può provocare?
Gianluigi Gessa, direttore dell’Istituto di Farmacologia dell’Università di Cagliari
“Il
numero dei consumatori di cannabis è altissimo. Stiamo praticamente riproducendo ciò
che negli Stati Uniti è già avvenuto. Gli effetti sono: dipendenza e una ricaduta
negativa sull’apprendimento e la memoria, che sono due attività molto importanti.
Anche per i consumatori giovani - gli adolescenti - il pericolo, è documentato, è
la tendenza ad estendere il consumo ad altre droghe”.
In un anno sono
aumentate di 1 milione sia le persone che hanno provato la cocaina sia quelle che
l'hanno consumata negli ultimi 12 mesi (4 milioni di fruitori). La cocaina continua
ad essere, dopo la cannabis, la droga più diffusa nel Vecchio Continente. E grazie
a tecniche sempre più sofisticate per nasconderla e spacciarla i consumi crescono
indisturbati, ma aumentano anche i morti che nel 2008 sono raddoppiati, passando da
cinquecento a mille. Ancora Gianluigi Gessa:
“La cocaina presa a lungo
e in forti dosi può provocare delle psicosi molto simili alla schizofrenia. Produce
poi tanti effetti negativi - per esempio l’aggressività - e quindi può essere dannosa,
non solo per chi la prende, ma anche per chi circonda il consumatore. A causa della
cocaina si può anche morire: di ipertensione, di ictus o di infarto, di convulsioni
epilettiche o, anche, di intossicazione acuta”.
Circa un tossicodipendente
ogni cinque ha 40 anni o più, pesante il dato delle morti per eroina, che torna ad
essere una droga utilizzata, oltre 6 mila le vittime. A preoccupare anche la continua
produzione di nuove sostanze psicoattive (24 in più, quelle catalogate, rispetto al
numero registrato nel 2008), e la diffusione su Internet di preparati sintetici non
regolamentati, commercializzati come droghe “legali” o “non adatte al consumo umano”.
In questo quadro aumenta anche l’età di chi chiede aiuto a strutture specializzate,
in media i nuovi utenti hanno 30 anni e nel 70% dei casi sono in possesso di un impiego.
Purtroppo però proprio a causa dell’uso di sostanze stupefacenti rischiano anche esclusione
sociale e perdita del lavoro. Dati che fanno riflettere e chiedono un continuo impegno
sia nel campo della repressione sia in quello della prevenzione anche in relazione
ad altre sostanze di cui abbiamo tutt’altra percezione. Ancora Gessa
"Droghe,
altrettanto, o più pericolose della cannabis, vengono consumate in un numero anche
forse maggiore: parlo di alcol e tabacco, ovviamente. Su queste abbiamo una sensibilità
differente, tant’è vero che vengono addirittura propagandate, per lo meno l’alcol.
Ogni anno, circa 290 mila soggetti muoiono di tumore ai polmoni, negli Stati Uniti,
a causa del fumo da tabacco. Ogni anno, circa 60 mila persone, negli Stati Uniti,
muoiono a causa dell’alcol. Si tratta di alcolisti che in seguito all’assunzione di
alcol si ammalano ad esempio di cirrosi epatica. Le ricordo così come per la cocaina,
i consumatori di alcool, sono molti, molti di più dei consumatori di tutte le droghe
messe insieme. Questa consapevolezza non c’è". (ma)