2010-11-10 15:49:53

Aumenta l'uso di droghe in Europa: raddoppiano i morti per cocaina


Quasi 14 milioni di europei ha provato almeno una volta nella vita cocaina, 75 milioni hanno usato cannabis. E’ la preoccupante sintesi del Rapporto 2010 sull'evoluzione degli stupefacenti in Europa, presentato oggi, in contemporanea, a Lisbona e Roma. Secondo le statistiche dell'Agenzia europea delle droghe, il maggior consumo di “polvere bianca” avviene nel Regno Unito seguito da Spagna e Italia. Drammatico il dato dei morti per cocaina che in un anno è di fatto raddoppiato. Massimiliano MenichettiRealAudioMP3

4 milioni di persone usano cannabis tutti i giorni e la stragrande maggioranza, 3 milioni, sono giovani. 14 milioni invece gli europei che hanno consumato cocaina, almeno una volta, nell’arco della propria esistenza. Questi alcuni dei preoccupanti dati del Rapporto sull'evoluzione degli stupefacenti 2010 presentato oggi dall'Agenzia europea delle droghe. Un quadro a tinte scure che vede Gran Bretagna, Spagna, Italia, Danimarca conquistare il primato dei fruitori di morte grazie alla “polvere bianca”. Sul fronte della Cannabis oltre 75 milioni gli europei che l’hanno provata, 23 milioni nell'ultimo anno. Una droga, questa, che è entrata di recente anche nei Paesi dell'Europa orientale in particolare tra cechi, estoni e slovacchi. Ma quali i danni che può provocare? Gianluigi Gessa, direttore dell’Istituto di Farmacologia dell’Università di Cagliari

“Il numero dei consumatori di cannabis è altissimo. Stiamo praticamente riproducendo ciò che negli Stati Uniti è già avvenuto. Gli effetti sono: dipendenza e una ricaduta negativa sull’apprendimento e la memoria, che sono due attività molto importanti. Anche per i consumatori giovani - gli adolescenti - il pericolo, è documentato, è la tendenza ad estendere il consumo ad altre droghe”.

In un anno sono aumentate di 1 milione sia le persone che hanno provato la cocaina sia quelle che l'hanno consumata negli ultimi 12 mesi (4 milioni di fruitori). La cocaina continua ad essere, dopo la cannabis, la droga più diffusa nel Vecchio Continente. E grazie a tecniche sempre più sofisticate per nasconderla e spacciarla i consumi crescono indisturbati, ma aumentano anche i morti che nel 2008 sono raddoppiati, passando da cinquecento a mille. Ancora Gianluigi Gessa:

“La cocaina presa a lungo e in forti dosi può provocare delle psicosi molto simili alla schizofrenia. Produce poi tanti effetti negativi - per esempio l’aggressività - e quindi può essere dannosa, non solo per chi la prende, ma anche per chi circonda il consumatore. A causa della cocaina si può anche morire: di ipertensione, di ictus o di infarto, di convulsioni epilettiche o, anche, di intossicazione acuta”.

Circa un tossicodipendente ogni cinque ha 40 anni o più, pesante il dato delle morti per eroina, che torna ad essere una droga utilizzata, oltre 6 mila le vittime. A preoccupare anche la continua produzione di nuove sostanze psicoattive (24 in più, quelle catalogate, rispetto al numero registrato nel 2008), e la diffusione su Internet di preparati sintetici non regolamentati, commercializzati come droghe “legali” o “non adatte al consumo umano”. In questo quadro aumenta anche l’età di chi chiede aiuto a strutture specializzate, in media i nuovi utenti hanno 30 anni e nel 70% dei casi sono in possesso di un impiego. Purtroppo però proprio a causa dell’uso di sostanze stupefacenti rischiano anche esclusione sociale e perdita del lavoro. Dati che fanno riflettere e chiedono un continuo impegno sia nel campo della repressione sia in quello della prevenzione anche in relazione ad altre sostanze di cui abbiamo tutt’altra percezione. Ancora Gessa

"Droghe, altrettanto, o più pericolose della cannabis, vengono consumate in un numero anche forse maggiore: parlo di alcol e tabacco, ovviamente. Su queste abbiamo una sensibilità differente, tant’è vero che vengono addirittura propagandate, per lo meno l’alcol. Ogni anno, circa 290 mila soggetti muoiono di tumore ai polmoni, negli Stati Uniti, a causa del fumo da tabacco. Ogni anno, circa 60 mila persone, negli Stati Uniti, muoiono a causa dell’alcol. Si tratta di alcolisti che in seguito all’assunzione di alcol si ammalano ad esempio di cirrosi epatica. Le ricordo così come per la cocaina, i consumatori di alcool, sono molti, molti di più dei consumatori di tutte le droghe messe insieme. Questa consapevolezza non c’è". (ma)







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