Msf, appello all’Ue: non bloccate la produzione di farmaci generici in India
Medici Senza Frontiere (Msf), una delle più grandi organizzazioni medico-umanitarie
al mondo, in occasione della ripresa dei negoziati a Bruxelles per l’Accordo di libero
scambio tra Unione europea e India, chiede ufficialmente all’Ue di abbandonare le
azioni che porterebbero a una drastica riduzione dell’accesso agli economici farmaci
generici prodotti in India. L’Europa, infatti, si sta orientando verso la cosiddetta
politica “dell’esclusività dei dati” che ostacolerebbe la concorrenza sui farmaci
generici fino a 10 anni: se questa politica dovesse entrare in vigore in India, i
produttori, in pratica, dovrebbero aspettare 10 anni prima di vendere un prodotto,
nonostante non sia coperto da brevetto. Ciò, infatti, bloccherebbe la prassi consolidata
e raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità di utilizzare studi già esistenti
su prodotti identici da parte dei produttori dei farmaci generici, per ottenerne l’approvazione
per l’immissione sul mercato. “Senza cure appropriate, la metà dei bambini affetti
da Hiv/Aids non raggiungerebbe il secondo anno di vita – è la drammatica testimonianza
di Ariane Bauernfeind, coordinatrice dei progetti di Msf in Sudafrica, Malawi, Lesotho
e Zimbabwe – non possiamo permettere che l’Ue interrompa la nostra fornitura di medicine
nuove e a basso costo”. (R.B.)