Marea nera: sale a 40 miliardi di dollari il costo per la Bp
I costi del disastro ecologico della Deepwater Horizone nel Golfo del Messico per
la società petrolifera Bp hanno toccato quota 40 miliardi di dollari. Lo ha reso noto
la stessa compagnia, comunicando i suoi risultati finanziari per il terzo trimestre
dell'anno. La stima dei conti da pagare ha quindi subito un ulteriore rialzo di 7,7
miliardi di dollari rispetto ad una precedente valutazione. La bolletta, secondo Bp,
è lievitata a causa dei ritardi nei tentativi di tappare la falla e dei costi elevati
delle operazioni di pulizia, insieme alle spese legali. A fine luglio, Bp aveva messo
da parte 32,2 miliardi di dollari per coprire i costi delle operazioni di pulizia,
portando alla società un buco finanziario record di 17 miliardi di dollari per il
secondo trimestre del 2010. Il costo finale del maggiore disastro ambientale potrebbe
però salire ancora. La Bp ha spiegato che la bolletta finale di 39,9 miliardi di dollari
costituisce “la migliore stima che è possibile effettuare al momento”. Finora, Bp
ha pagato 11,6 miliardi di dollari di spese complessive dopo l'incidente, ma deve
ancora fare fronte al pagamento di ripuliture, richieste di risarcimento e una probabile
multa multimilionaria da parte del governo Usa. Secondo il nuovo amministratore delegato
di Bp, Bob Dudley, la società è “sulla strada” della ripresa dal disastro.