Conclusi a Sofia i lavori dell'incontro dei vescovi orientali cattolici d'Europa
Si è conclusa ieri a Sofia, in Bulgaria, la riunione annuale dei vescovi orientali
cattolici d’Europa, in occasione della celebrazione del 150 anniversario dall’unione
della Chiesa cattolica orientale di Bulgaria con Roma sul tema: "I criteri di ecclesialità
delle Chiese orientali cattoliche e realtà di oggi". L’evento, accogliendo l’invito
dall’esarca di Sofia mons. Christo Proykov e patrocinato per la seconda volta dal
Ccee, ha visto la partecipazione dei cardinali Péter Erdő, Presidente del Ccee, e
Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, insieme a 35
vescovi rappresentanti diverse Chiese orientali cattoliche da varie parti dell’Europa,
dalla Russia a Cipro, dalla Slovacchia alla Grecia. Erano presenti anche alcuni rappresentanti
dei dicasteri vaticani. L’esito dell’incontro ha dimostrato che il criterio dell’ecclesialità
delle Chiese Cattoliche Orientali si trova proprio nella loro piena comunione con
la Sede Apostolica di Pietro. Il 4 novembre nella sede dell’esarcato di Sofia ha avuto
luogo la commemorazione dei 150 anni di questa unione attraverso due presentazioni
della storia della Chiesa cattolica di rito bizantino slavo mentre nella mattinata
del 5 novembre è stato celebrato un breve ufficio per i defunti nella tradizione bizantina
slava in ricordo e suffragio per il compianto mons. Eleuterio Fortino, deceduto il
22 settembre scorso e che avrebbe dovuto iniziare l’incontro con una conferenza sul
tema “I criteri di ecclesialità delle Chiese orientali cattoliche in base ai documenti
del Vaticano II e dei recenti documenti pontifici”. E' seguita la conferenza di mons.
Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio per i migranti ed itineranti,
il quale ha messo in risalto la realtà dell’accoglienza pastorale degli emigranti
orientali cattolici ed i problemi di trovare o creare strutture pastorali che permettano
loro uno svolgimento ed una continuità nella loro vita cristiana in diaspora. Nel
pomeriggio è stata celebrata la Divina Liturgia presieduta dall’esarca Christo Proykov
nella città di Plovdiv nella chiesa dei padri assunzionisti. Nella celebrazione sono
stati commemorati i martiri greco cattolici della persecuzione comunista. Sabato 6
novembre si sono tenute altre due conferenze, quella di mons. Cyril Vasil, segretario
della Congregazione per le Chiese Orientali, e quella di mons. Demetrio Salachas,
esarca apostolico della Grecia. Mons. Vasil ha sviluppato come argomento “I rapporti
della Congregazione per le Chiese Orientali con le Chiese Orientali in Europa e il
loro futuro”. Mons. Salachas invece ha trattato il tema “Le Chiese orientali cattoliche
alla luce del dialogo teologico ufficiale tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa ortodossa
nel suo insieme”. Nel pomeriggio si è svolta la visita al museo nazionale, che raccoglie
testimonianze ed opere d’arte sulla storia dell’antichità e del cristianesimo bulgaro.
Successivamente è stata celebrata la Divina Liturgia alla presenza di numerosissimi
fedeli; nell’omelia il cardinale Sandri ha sottolineato la fedeltà a Cristo e alla
Sede Apostolica dei predecessori dell’esarcato ed ha esortato i presenti a dare una
testimonianza autentica di fede ai giovani. Prima della benedizione finale il nunzio
apostolico mons. Bolonek ha letto la lettera che il cardinale Segretario di Stato
Tarcisio Bertone a nome del Santo Padre ha inviato al cardinale Leonardo Sandri, in
occasione della ricorrenza del 150. mo anniversario della Chiesa cattolica orientale
in Bulgaria. Ieri, si è tenuta la seduta conclusiva e la celebrazione della Divina
Liturgia nella chiesa dell’esarcato di Sofia. Il prossimo incontro dei vescovi orientali
si svolgerà a Oradea, in Romania, sul tema: Sarete miei testimoni: l’evangelizzazione
nelle Chiese orientali cattoliche d’Europa. (R.P.)