Cile: il patriarca Twal chiede preghiere per la pace in Terra Santa
Ieri, nella cattedrale di Santiago del Cile, durante la concelebrazione eucaristica
il patriarca latino di Gerusalemme mons. Fouad Twal ha espresso la sua ferma speranza
perché un giorno la Terra Santa conosca la pace e il dialogo. Insieme con il Patriarca
ha concelebrato l’arcivescovo della capitale del Cile, cardinale Javier Errázuriz,
e numerosi sacerdoti. In cattedrale erano presenti alcune autorità della Chiesa ortodossa
e esponenti politici del governo e del parlamento. Dopo il caldo e affettuoso benvenuto
al patriarca, da parte del cardinale di Santiago, nel corso dell’omelia mons. Twal
ha ringraziato le attenzioni ricevute nel corso della sua visita in Cile, dove era
arrivato alcun giorni fa dopo la prima tappa in Argentina, e poi ha ricordato che
la “Fondazione Palestina Betlemme 2000” celebra dieci anni di vita nella cornice della
grande festa di tutti i cileni: il Bicentenario dell’indipendenza nazionale. D’altra
parte mons. Twal ha parlato a lungo sulla situazione in Terra Santa e in particolare
su quella dei cristiani, citando diversi momenti delle recenti riflessioni fatte in
Vaticano nel corso dell’Assemblea sinodale speciale per il Medio Oriente. Con riferimento
“all’occupazione che si protrae da 60 anni”, il patriarca, ha commentato: “E’ un tempo
troppo lungo anche perché sono 60 anni di sofferenze. Se c’è una cosa che posso chiedere
al popolo cileno - ha aggiunto il patriarca - in particolare ai cristiani di questo
Paese, sono preghiere affinché, presto, in Terra Santa possano regnare la pace e tutti
possano svolgere una vita normale: che gli studenti possano studiare e che i pellegrini
possano far visita ai Luoghi santi in pace”. Oggi, il Patriarca si trasferisce alla
seconda città del Cile, Valparaíso, dove sarà ricevuto dai presidenti dei due rami
del parlamento e poi, a mezzogiorno, concelebrerà nella cattedrale metropolitana della
città. (A cura di Luis Badilla)