Benedetto XVI al congedo dalla Spagna: La fede trovi nuovo vigore in Europa. testo
integrale
Al Suo arrivo all’aeroporto internazionale di El Prat (Barcelona), il Santo Padre
Benedetto XVI ha avuto un breve incontro in forma privata con il Presidente del Governo,
José Luis Rodríguez Zapatero. Terminato l’incontro privato, nel grande hangar del
nuovo terminal dell’aeroporto, ha avuto luogo la cerimonia di congedo, alla presenza
delle Loro Maestà i Reali di Spagna. Dopo l’esecuzione degli inni nazionali, gli onori
militari, e il discorso del Re Juan Carlos I, il Papa ha pronunciato il discorso che
pubblichiamo di seguito:
Maestà, Signor Cardinale Arcivescovo
di Barcellona, Signor Cardinale Presidente della Conferenza Episcopale Spagnola, Signori
Cardinali e Fratelli nell’Episcopato, Signor Presidente del Governo, Distinte
Autorità Nazionali, Regionali e Locali, Cari fratelli e sorelle, Amici
tutti.
Moltissime grazie. Desidererei che queste brevi parole potessero
racchiudere i sentimenti di gratitudine che porto nel cuore nel concludere la mia
visita a Santiago di Compostela e a Barcellona. Moltissime grazie, Maestà, per aver
voluto essere qui presenti. Sono riconoscente per le cortesi parole che Vostra Maestà
ha avuto la gentilezza di rivolgermi e che sono espressione dell’affetto di questo
nobile popolo verso il Successore di Pietro. Insieme, voglio manifestare la mia cordiale
gratitudine alle Autorità che ci accompagnano, ai Signori Arcivescovi di Santiago
di Compostela e di Barcellona, all’Episcopato spagnolo e a tante persone che, senza
risparmiare sacrifici, hanno collaborato perché questo viaggio riuscisse felicemente.
Ringrazio vivamente per tutte le continue e delicate attenzioni che avete riservato
in questi giorni al Papa, e che mettono in rilievo l’ospitalità e l’accoglienza delle
genti di queste terre, tanto vicine al mio cuore.
A Compostela ho voluto
unirmi, come un pellegrino tra gli altri, alle tante persone della Spagna, dell’Europa
e di altri luoghi del mondo che giungono alla tomba dell’Apostolo per rafforzare la
propria fede e ricevere il perdono e la pace. Come successore di Pietro, sono inoltre
venuto per confermare i miei fratelli nella fede. Quella fede che agli albori del
cristianesimo giunse a queste terre e si radicò tanto profondamente che è venuta forgiando
lo spirito, le usanze, l’arte e il carattere delle genti che vi abitano. Preservare
e accrescere questo ricco patrimonio spirituale, è segno non solo dell’amore di un
Paese verso la propria storia e cultura, ma è anche una via privilegiata per trasmettere
alle giovani generazioni quei valori fondamentali tanto necessari per edificare un
futuro di convivenza armoniosa e solidale.
Le strade che attraversavano
l’Europa per raggiungere Santiago erano molto diverse tra loro, ciascuna con la propria
lingua e le proprie peculiarità, ma la fede era la stessa. C’era un linguaggio comune,
il Vangelo di Cristo. In qualsiasi luogo, il pellegrino poteva sentirsi come a casa
sua. Al di là delle differenze nazionali, era consapevole di essere membro di una
grande famiglia, alla quale appartenevano gli altri pellegrini e abitanti che incontrava
sul suo cammino. Che questa fede trovi nuovo vigore in questo Continente, e si trasformi
in fonte di ispirazione, facendo crescere la solidarietà e il servizio verso tutti,
specialmente i gruppi umani e le Nazioni più bisognose.
A Barcellona,
ho avuto l’immensa gioia di dedicare la Basilica della Sacra Famiglia, che Gaudí concepì
come una lode in pietra a Dio, e ho visitato anche una significativa istituzione ecclesiale
di carattere benefico e sociale. Sono come due simboli, nella Barcellona di oggi,
della fecondità di quella stessa fede, che segnò anche le profondità di questo popolo
e che, attraverso la carità e la bellezza del mistero di Dio, contribuisce a creare
una società più degna dell’uomo. In effetti, la bellezza, la santità e l’amore di
Dio portano l’uomo a vivere nel mondo con speranza.
Rientro a Roma
dopo aver visitato solo due luoghi della vostra meravigliosa terra. Ciò nonostante,
con la preghiera e il pensiero ho desiderato abbracciare tutti gli spagnoli, senza
eccezione alcuna, e tanti altri che vivono in mezzo a voi senza essere nati qui. Porto
tutti nel mio cuore e prego per tutti, in particolare per coloro che soffrono, e li
metto sotto la protezione materna di Maria Santissima, tanto venerata e invocata in
Galizia, in Catalogna e nelle altre regioni della Spagna. A Lei chiedo anche che vi
ottenga dall’Altissimo copiosi doni celesti, che vi aiutino a vivere come una sola
famiglia, guidati dalla luce della fede. Vi benedico nel nome del Signore. Con il
suo aiuto, ci rivedremo a Madrid il prossimo anno, per celebrare la Giornata Mondiale
della Gioventù. Arrivederci.