2010-11-07 15:43:12

Una mostra e un convegno per la riapertura della Biblioteca Apostolica Vaticana


Trascorso un mese e mezzo dalla sua riapertura, dopo tre anni di ristrutturazioni, la Biblioteca Apostolica Vaticana celebra l'avvenimento con una Mostra e un Convegno rivolti al grande pubblico. L'obiettivo è quello di facilitare una conoscenza reale e allargata dei misteri della Biblioteca dei Papi. L'esposizione "Conoscere la Biblioteca Vaticana: una storia aperta al futuro" sarà allestita dall'11 novembre al 31 gennaio 2011 nel Braccio di Carlo Magno. Nel Convegno di studi, in programma dall'11 al 13 novembre, si farà il punto sulle ricerche svolte grazie al suo patrimonio di stampati e manoscritti negli ultimi 60 anni e sui servizi che la Biblioteca offre oggi. Fabio Colagrande ha chiesto alcune anticipazioni sulla Mostra alla dott.ssa Barbara Jatta, responsabile del Gabinetto delle Stampe e Disegni della Biblioteca Vaticana, che ne sta curando l’allestimento:RealAudioMP3

R. – Il presupposto è che la Biblioteca Vaticana non è una biblioteca aperta a tutti ma a un selezionato nucleo di specialisti internazionali nelle diverse discipline. Si è voluto con questa mostra renderla accessibile al grande pubblico: ma non soltanto al grande pubblico, anche agli studiosi che della Biblioteca spesso non conoscono il settore che sta accanto al loro, dove loro studiano. Si è voluto organizzare una mostra che sia sia tradizionale ma anche moderna, che desse quindi proprio conto di questa apertura al futuro che sta nel sottotitolo della mostra. Accanto alle sezioni tradizionali, che sono sette – la storia della Biblioteca, la sezione dei manoscritti, gli stampati, le stampe e i disegni, le monete e le medaglie, gli altri servizi e i laboratori – si è voluto sviluppare un percorso multimediale, fatto di video, di computer che permettono di far conoscere proprio questo aspetto tecnologico che da decenni è forse proprio tra le priorità della Biblioteca.

D. – Quindi è una mostra che avrà al suo interno anche delle estensioni – per così dire – “interattive”?

R. – Assolutamente sì. Si sta prevedendo una visita-percorso attraverso audioguide in multilingua sincrone, quindi in sette lingue, che racconteranno la Biblioteca – la storia ed i suoi tesori – proprio attraverso un percorso emozionale che farà entrare, attraverso dei video, delle interazioni, all’interno della Biblioteca stessa, attraverso i suoi molteplici aspetti. Bisogna dire che tra gli aspetti degni di attenzione – a parte gli straordinari manoscritti, gli incunaboli, libri a stampa, i disegni e le stampe, e così via – vi è la ricostruzione del Salone Sistina della Biblioteca, il grande spazio affrescato alla fine del Cinquecento per volere di Papa Sisto V, e in questa cornice sono stati posti i Codici più preziosi delle nostre collezioni che sono a disposizione dei visitatori, che potranno consultare, quindi sfogliare – anche se in questo caso si tratta di fac-simili, sia pure di altissima fattura – che offrono proprio a tutti i visitatori l’impressione di essere studiosi privilegiati nella Biblioteca del Papa. E proprio per l’attenzione alla conservazione e al restauro, abbiamo pensato di porre alla fine della mostra due laboratori: quello di restauro e quello fotografico.

D. – I visitatori potranno vedere in diretta come avviene il restauro?

R. – Sì: ci sarà una sorta di work-in-progress, cioè i restauratori della Biblioteca per tre mesi lavoreranno “in mostra”, quindi al restauro degli antichi Codici, cuciranno le legature preziose, restaureranno i disegni e le stampe di fronte ai visitatori, interagendo con loro, dando spiegazioni e spiegando le metodologie che vengono utilizzate, sia antiche ma anche modernissime, all’avanguardia. Parallelamente, di fronte, nella stessa grande sala, ci sarà il laboratorio fotografico con le sue moderne tecnologie. Gli scanner di ultima generazione che saranno esposti permetteranno di focalizzare l’altro punto sull’aspetto conservativo, che è quello della riproduzione: se noi riproduciamo bene ad alta qualità le opere, non le diamo in consultazione e quindi si rovinano meno. (gf)







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