Circa 300 mila persone per la Messa del Papa alla Sagrada Familia di Barcellona: lo
Stato difenda la famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna
Lo Stato difenda con decisione la famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna,
e tuteli la sacralità e inviolabilità della vita. Così il Papa celebrando questa mattina
a Barcellona la Messa di dedicazione della chiesa della Sagrada Familia, da oggi dichiarata
basilica minore. “La bellezza è la grande necessità dell’uomo perché rivela
Dio” ha detto Benedetto XVI pensando al capolavoro di Antoni Gaudì, magistrale connubio
tra arte e liturgia. All’Angelus, pronunciato sul piazzale antistante la Porta della
Nascita, il Santo Padre ha ricordato il grande architetto catalano: “un cristiano
coerente” sempre attento alle necessità dei più poveri. La celebrazione è stata seguita
attraverso maxischermi dislocati per le strade della città da circa 300 mila persone.
Presenti in basilica il Re Juan Carlos I e la Regina Sofia che prima della Messa hanno
incontrato privatamente il Papa nella sala museale della Sagrada Familia. Il servizio
è di Paolo Ondarza:
(canto)
L’amore
generoso e indissolubile di un uomo e una donna è il quadro efficace e il fondamento
della vita umana nella sua gestazione, nella sua nascita, nella sua crescita e nel
suo termine naturale. Solo laddove esistono l’amore e la fedeltà, nasce e perdura
la vera libertà. Contemplando le imponenti, ma essenziali volte bianche del tempio
della Sagrada Familia, opera architettonica concepita 130 anni fa da Antoni Gaudì
e oggi in fase di completamento grazie alle più sofisticate tecniche costruttive,
Benedetto XVI ha ricordato che non è possibile accontentarsi dei progressi scientifici
raggiunti, se questi non sono accompagnati dai progressi morali.
“Por
eso, la Iglesia aboga por adecuadas… Perciò - ha detto - la Chiesa
invoca adeguate misure economiche e sociali affinché la donna possa trovare la sua
piena realizzazione in casa e nel lavoro, affinché l’uomo e la donna che si uniscono
in matrimonio e formano una famiglia siano decisamente sostenuti dallo Stato, affinché
si difenda come sacra e inviolabile la vita dei figli dal momento del loro concepimento,
affinché la natalità sia stimata, valorizzata e sostenuta sul piano giuridico, sociale
e legislativo. Per questo, la Chiesa si oppone a qualsiasi forma di negazione della
vita umana e sostiene ciò che promuove l’ordine naturale nell’ambito dell’istituzione
familiare”.
Alla Santa Famiglia di Nazaret si ispirò l’Associazione
"Amici di San Giuseppe" che nell’ultimo ventennio del XIX secolo prese l’iniziativa
di costruire il tempio, e l’affidò a Gaudì, “architetto geniale e cristiano coerente,
- ha ricordato il Papa – “la cui fiaccola della fede arse fino al termine della sua
vita con dignità e austerità profonda:
“Me ha conmovido especialmente
la seguridad con la que Gaudí … Mi ha commosso specialmente la sicurezza
con la quale Gaudí, di fronte alle innumerevoli difficoltà che dovette affrontare,
esclamava pieno di fiducia nella divina Provvidenza: “San Giuseppe completerà il tempio”.
Per questo - ha proseguito Benedetto XVI - ora non è privo di significato il fatto
che sia un Papa il cui nome di battesimo è Giuseppe a dedicarlo”.
(canto)
Tre
i libri dai quali Gaudì traeva ispirazione nel concepire la Sagrada Familia, “lode
a Dio fatta di pietra”: il libro della natura, il libro della Sacra Scrittura e il
libro della Liturgia. Egli – ha spiegato il Successore di Pietro – introdusse dentro
l’edificio sacro pietre, alberi e vita umana, affinché tutta la creazione convergesse
nella lode divina, ma, allo stesso tempo portò fuori i “retabli”, per porre davanti
agli uomini il mistero di Dio. Realizzò quindi uno dei compiti più importanti: superare
la scissione tra coscienza umana e coscienza cristiana, tra esistenza in questo mondo
temporale e apertura alla vita eterna, tra bellezza delle cose e Dio come bellezza.
Il Papa ha quindi evidenziato il ruolo indispensabile della bellezza nella vita dell’uomo:
“Y
es que la belleza es la gran necesidad del hombre … La bellezza –
ha detto – è la grande necessità dell’uomo; è la radice dalla quale sorgono il tronco
della nostra pace e i frutti della nostra speranza. La bellezza è anche rivelatrice
di Dio perché, come Lui, l’opera bella è pura gratuità, invita alla libertà e strappa
dall’egoismo”.
Utilizzando l’immagine delle pietre che sostengono
l’intero complesso della Sagrada Familia il Papa ha indicato in Cristo la pietra che
sostiene il peso del mondo, che mantiene la coesione della Chiesa, le dà consistenza,
e raccoglie in unità tutte le conquiste dell’umanità. Da Cristo – ha detto – la Chiesa
riceve la propria vita, egli è la roccia su cui si fonda la nostra fede. Quindi l’esortazione:
“Mostriamo al mondo il vero volto di Dio, Dio di pace non di violenza, di libertà
non di costrizione.
(canto)
Il Papa ha consegnato le chiavi
della porta della chiesa al sacerdote responsabile, quindi ha eseguito il significativo
e toccante gesto dell’unzione dell’altare e delle pareti delle navate: il Successore
di Pietro a mani nude ha cosparso la superficie della mensa con il sacro crisma. In
lingua catalana all’Angelus ha commentato con gioia questo atto di dedicazione della
Sagrada Familia, dichiarata basilica con una bolla letta dal cardinale Sistach.
“Aquest
matí també ha estat per a Mi motiu de satisfacció... Stamattina ho
avuto la soddisfazione di dichiarare questa chiesa Basilica minore”.
Questo
giorno – ha detto – è un punto significativo in una lunga storia di aspirazioni, lavoro
e generosità, che dura da più di un secolo.
“Pienso que la dedicación
de este templo de la Sagrada Familia… Credo che la dedicazione di
questa chiesa della Sacra Famiglia, in un’epoca nella quale l’uomo pretende di edificare
la sua vita alle spalle di Dio, come se non avesse più niente da dirgli, sia un avvenimento
di grande significato. Gaudí, con la sua opera ci mostra che Dio è la vera misura
dell’uomo, che il segreto della vera originalità consiste, come egli diceva, nel tornare
all’origine che è Dio”.
Definendo la dedicazione della Sagrada Familia
un punto culminante della storia della terra catalana che, soprattutto dalla fine
del XIX secolo, diede una moltitudine di Santi e di fondatori, di martiri e di poeti
cristiani, Benedetto XVI ha invocato da Dio una nuova generazione di testimoni di
Cristo.
(applausi)
Anche a Barcellona, come ieri a Santiago
de Compostela, nonostante isolate contestazioni, è stata la gioia dei fedeli a colorare
le strade e a risuonare per le piazze.