Il Myanmar alle urne. L'opposizione accusa la giunta militare di brogli
Il Myanmar torna domani alle urne, dopo 20 anni, per le elezioni politiche. I due
principali partiti di opposizione, Il Partito democratico e la Forza democratica nazionale,
hanno accusato la giunta militare di brogli e minacce sugli elettori. Tutti gli occhi
sono puntati ora sulla leader dell’opposizione Aung San Suu Kyi, che dovrebbe essere
scarcerata subito dopo le elezioni. Il suo partito, lo ricordiamo, era uscito vincitore
dalle consultazioni del 90. Una vittoria mai riconosciuta dalla Giunta. Quale il significato
di questa tornata elettorale? Salvatore Sabatino lo ha chiesto a Marzia Casolari,
docente di Storia dell’Asia all’Università di Perugia: