Beatificazione in Brasile di Barbara Maix, apostola tra i poveri e le donne operaie
Oggi pomeriggio a Porto Alegre, si svolge la cerimonia di Beatificazione della serva
di Dio Maria Barbara della Santissima Trinità, missionaria in Brasile. Si è occupata
di giovani e bambini in difficoltà, aprendo scuole e istituti di assistenza, e si
è presa cura di malati in momenti di emergenza. Il servizio di Fausta Speranza:
Nata nel
1818 a Vienna, con il nome di Barbara Maix, si interessò dell'educazione delle giovani
operaie e diede vita a una Congregazione religiosa: parliamo della Serva di Dio Maria
Barbara della Trinità, proclamata Beata oggi pomeriggio a Porto Alegre,
in Brasile, dove ha vissuto e operato. Dove – come spiega l’arcivescovo
Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi – l’ha
portata la Provvidenza:
“E’ una viennese e da giovane si interessò dell’educazione
delle giovani operaie. Però non potendo svolgere in patria questo suo apostolato decise
di emigrare nell’America del Nord. Senonché ad Amburgo, dopo 30 giorni di attesa,
si presentò solo una nave che andava in Brasile allora questo fu preso come segno
che la Provvidenza la chiamava in Brasile. Infatti, diventò praticamente brasiliana
con i brasiliani e fondò la Congregazione delle Figlie del Cuore Immacolato di Maria,
morendo santamente nel 1873”.
Il ricordo di Madre Barbara in Brasile
è molto vivo. Mons. Amato lo spiega così:
“La sua figura non
è scomparsa nella nebbia della dimenticanza perché ha parlato la lingua evangelica
della carità. Una lingua compresa da tutti, grandi e piccoli, colti e ignoranti. Ed
è una lingua universale che attraversa i secoli”.
Nella sua missione
di carità, Madre Barbara incontrò molti ostacoli: incomprensioni esterne, divisioni
interne, umiliazioni indicibili. Tutto, però, fu da lei superato con la sua grande
fiducia nella divina Provvidenza. Alle sue figlie di Porto Alegre un giorno disse:
«Mie amatissime, abbiate ancora un po' di pazienza e, prima che ve ne rendiate conto,
Dio troverà strade e mezzi. LasciamoLo fare tranquillamente». Mons. Amato sottolinea
la sua devozione al Vicario di Cristo:
“Aveva una grande devozione al
Santo Padre. Lei è venuta spesso anche a Roma proprio per consegnare personalmente
al Papa le Costituzioni e per avere una benedizione. Questo è un tratto caratteristico
della Congregazione da lei fondata che ha una grande devozione al Santo Padre”.