Una nuova università in Medio Oriente per assicurare la coesistenza pacifica
La prima università arabo-cristiana pienamente accreditata in Israele, il Nazareth
Academic Institute (Nai), ha aperto le sue porte questo lunedì, offrendo, come riporta
l’agenzia Zenit, un nuovo modello di educazione di livello superiore nel Paese, fornendo
un’istruzione in pari opportunità e studi di pace. Il “Nai crede che la pace sia possibile
e che possa iniziare in aula” - si legge in una nota dell’università - “perché ciò
accada, prosegue il comunicato, gli studenti devono imparare come agire nella società,
non solo sul posto di lavoro e quindi l’università costruisce la loro istruzione intorno
a un curriculum di studi e di pace”. E’ da rilevare che solo nel marzo 2009, dopo
anni di lavoro per adattarsi al sistema accademico israeliano, il consiglio per l’Istruzione
Superiore e il Governo di Israele hanno riconosciuto e accettato la scuola come università
privata israeliana, ed è stato Benedetto XVI, a benedire la prima pietra dell’istituto,
dopo aver celebrato la Messa di inaugurazione con arabi-cristiani, appena due mesi
dopo. Oltre ai nuovi progetti dei Dipartimenti di Studi ambientali, Scienze dell’alimentazione
e della nutrizione, Turismo e Teologia si sta rivalutando anche il Dipartimento di
Informatica e quello di Terapia occupazionale. Gli studenti inoltre dovranno realizzare
un corso del programma di studi di pace e leadership, centrato su questioni specifiche
per promuovere e assicurare la cooperazione in una società multietnica e multireligiosa
come il Medio Oriente. Il vicepresidente della giunta internazionale dei consiglieri
del Nai e ambasciatore d’Austria in Israele, Kurth Hengl, ha espresso apprezzamento
per il lavoro di padre Elias, fondatore del Nai e arcivescovo melchita cattolico.
Anche le strutture create dal sacerdote sono ormai conosciute come le Mar Elias Educational
Institutions (Meei). Queste istituzioni sono importantissime soprattutto per aiutare
gli arabi israeliani ad integrarsi meglio nella società e nell’economia. Anche il
Presidente israeliano e premio nobel per la pace Shimon Peres vede la realizzazione
dell’università a Nazareth come “un importante contributo alla coesistenza pacifica
di ebrei e arabi in Israele”. A sostenere il progetto anche l’Unione Europea e l’Amministrazione
degli Stati Uniti, così come esponenti di spicco della Chiesa Cattolica, tra cui l’arcivescovo
di Vienna, il cardinale Christoph Schonborn. Hengl a tal proposito ha riconosciuto
le grandi sfide che l’università deve affrontare in termini di finanziamento : saranno
necessari enormi sforzi per mettere in pratica l’idea di mons. Chacour di un’istituzione
accademica di ispirazione cristiana per la gioventù della Galilea, cristiani e musulmani,
ebrei e drusi. (C.P)