2010-11-05 14:47:00

L’Alto Commissario Onu per i diritti umani: più protezione per le comunità religiose dell’Iraq


L’Alto Commissario Onu per i Diritti Umani, Navi Pillay, ha duramente condannato i recenti attacchi alle comunità religiose in Iraq ed ha richiamato il governo iracheno ad incrementare il proprio impegno a favore della protezione dei civili, per prevenire una recrudescenza fatale delle violenze settarie. Non è stato ancora comunicato il numero esatto degli attacchi sferrati, né delle persone che sono rimaste uccise o ferite”, ha affermato Pillay. “Tuttavia, le esplosioni erano specificatamente dirette ai luoghi di ritrovo di civili, come mercati e banche, e avevano una natura settaria”, ha aggiunto l’Alto Commissario. Pillay ha notato che processare i responsabili delle violenze è un atto dovuto, ma non facile, in un Paese ancora in ripresa dopo anni di conflitti e violenze. Pillay ha anche richiesto al governo di adottare misure concrete per migliorare la protezione dei gruppi vulnerabili e delle minoranze. “Consentire una recrudescenza delle violenze settarie in Iraq, potrebbe essere fatale”, ha dichiarato l’Alto Commissario. “Mi rendo conto che avere a che fare con i gruppi terroristici non è un compito facile. Tuttavia, credo che si possa fare molto di più, per proteggere i gruppi più vulnerabili agli attacchi. Deve essere chiaro a tutti, in Iraq, che gli attacchi settari nei confronti di questi gruppi sono accettabili e che saranno puniti severamente dalla legge, indipendentemente da chi li compie. Ė fondamentale che il governo iracheno intervenga in modo decisivo ed imparziale per fermare i primi segni di incitamento all’ostilità ed alla violenza, contro ogni gruppo o minoranza religiosa”, ha detto Pillay. “Le autorità devono assicurare che i luoghi di culto e gli altri obiettivi sensibili siano adeguatamente protetti, dimostrando così che la sicurezza delle comunità costituisce una primaria preoccupazione per il governo. Inoltre, quando un attacco terroristico viene compiuto, le autorità devono mobilitarsi per investigare sui crimini, svolgere processi e risarcire le vittime, ma devono anche agire per prevenire futuri attacchi. (R.P.)







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