Iraq: appelli del Cec all’Onu e dei vescovi iracheni alla Chiesa francese
“I responsabili religiosi ed esperti cristiani e musulmani esortano le Nazioni Unite
e il loro Consiglio di sicurezza, tutte le organizzazioni che promuovono la pace e,
in particolare, il governo iracheno, ad intervenire per porre fine agli attacchi terroristici
mirati ad avvilire gli iracheni, qualunque sia la loro appartenenza religiosa, e a
profanare luoghi sacri del cristianesimo e dell’islam”. E’ l’appello contenuto nella
dichiarazione dei partecipanti alla conferenza internazionale organizzata in questi
giorni a Ginevra, in Svizzera, dal Consiglio Ecumenico delle Chiese (Cec). Durante
l’incontro, incentrato sul tema “Trasformare le comunità: cristiani e musulmani costruiscono
un avvenire comune”, è stato inoltre fermamente condannato l’attentato condotto domenica
scorsa nella cattedrale siro cattolica di Nostra Signora a Baghdad e costato la vita
a 58 persone tra cui donne, bambini e anche tre sacerdoti. E’ un atto disumano – si
legge nel documento ripreso dall’agenzia Misna - “che contraddice tutti gli insegnamenti
religiosi e culturali del Medio Oriente”. In Iraq, intanto, i presuli iracheni hanno
inviato una lettera ai vescovi francesi per chiedere il loro sostegno attraverso la
preghiera. Il documento, reso noto durante l’assemblea plenaria di Lourdes della Conferenza
episcopale francese, sarà letto domenica prossima in tutte le chiese e parrocchie
francesi. Nella lettera i vescovi iracheni sottolineano che il massacro nella cattedrale
a Baghdad può far perdere “la pazienza ma non la fede e la speranza. Questo fatto
così grande accaduto poco dopo il Sinodo – scrivono - ci sciocca ancora di più. Ciò
di cui abbiamo bisogno – aggiungono rivolgendosi ai presuli francesi - è la vostra
preghiera, il vostro sostegno fraterno. La vostra amicizia – si legge poi nella lettera
- ci incoraggia a restare nella nostra terra, a perseverare e a sperare”. “Abbiamo
bisogno – concludono i vescovi iracheni - della vostra compassione per tutto ciò che
ha colpito la vita di innocenti, cristiani e musulmani”. (A.L.)