Lettera circolare della Congregazione per la Dottrina della Fede sull’Opus Angelorum
E’ stata pubblicata oggi una Lettera circolare della Congregazione per la Dottrina
della Fede, datata 2 ottobre, per aggiornare i vescovi circa l’attuale situazione
dottrinale e canonica della associazione chiamata “Opus Angelorum”, affinché si possano
regolare nella materia. La nuova Lettera circolare - spiega in una nota il direttore
della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi - ricorda che nel 1983 una Lettera
della Congregazione per la Dottrina della Fede aveva disposto che i membri dell’associazione
“Opus Angelorum” nella promozione della devozione verso gli angeli dovevano conformarsi
alla dottrina della Chiesa e non diffondere e utilizzare le teorie provenienti dalle
presunte rivelazioni private attribuite alla signora Gabriele Bitterlich, e dovevano
attenersi a tutte le norme liturgiche in vigore, in particolare quelle relative all’Eucarestia.
Con un Decreto del 1992, approvato da Giovanni Paolo II, la Congregazione per la Dottrina
della Fede - prosegue padre Lombardi - ha completato tali direttive con alcune altre
norme, affidando la loro esecuzione a un delegato nominato dalla Santa Sede, incaricato
anche dei rapporti fra l’Opus Angelorum e l’ordine dei “Canonici Regolari della Santa
Croce”. Tale delegato è stato per molti anni il padre domenicano Benoit Duroux ed
è ora, da alcuni mesi, il padre domenicano Daniel Ols. Oggi – si legge nella Lettera
– “grazie all’obbedienza dei suoi membri”, si può considerare che “l’Opus Angelorum
vive lealmente e serenamente nella conformità alla dottrina della Chiesa e alle norme
liturgiche e canoniche” e costituisce una “associazione pubblica della Chiesa”. Anche
l’Ordine dei Canonici Regolari della Santa Croce e le Suore della Santa Croce – che
hanno rapporti con l’Opus Angelorum - sono regolarmente approvati dalle autorità ecclesiastiche.
Tuttavia – si sottolinea – “un certo numero di membri dell’Opus Angelorum, fra cui
anche diversi sacerdoti usciti od espulsi dall’Ordine dei Canonici Regolari della
Santa Croce”, negli anni passati non hanno accettato le norme date dall’autorità della
Chiesa, e continuano a cercare di restaurare un movimento che pratichi ciò che è stato
proibito. Perciò la Congregazione per la Dottrina della Fede - conclude padre Lombardi
- esorta gli Ordinari alla vigilanza nei confronti di tali iniziative.