2010-10-31 11:50:21

Terrorismo, arresti in Yemen per i pacchi bomba


Una studentessa di medicina all'università di Sanaa è stata arrestata, insieme alla madre, nello Yemen perché sospettate di avere spedito i due pacchi bomba diretti a Chicago e intercettati venerdì in Gran Bretagna e a Dubai. L'avvocato della donna assicura che la sua assistita è estranea ai fatti e che non ha mai avuto legami con gruppi politici o religiosi. Secondo fonti di intelligence Usa citate dalla stampa, dietro ai pacchi bomba destinati a due comunità ebraiche di Chicago, ci sarebbe anche l'iman radicale americano-yemenita Anwar al-Awlaki, mentre il ministro dell'Interno britannico, Theresa May, sostiene che i terroristi yemeniti non avevano un target preciso e non potevano sapere dove sarebbero esplosi gli ordigni. Intanto, l'allarme terrorismo resta elevato sulle due sponde dell'Atlantico: il presidente americano Barack Obama ha avuto colloqui con Cameron e con il re saudita Abdullah, ai quali ha espresso l’apprezzamento per la collaborazione e per il ruolo svolto nell'evitare i falliti attentati. E le misure antiterrorismo sono al centro dei colloqui tra il premier britannico, David Cameron, e il cancelliere tedesco, Angela Merkel, che si tengono oggi nella residenza di campagna del primo ministro fuori Londra. La minaccia di nuovi attentati ha avuto inoltre immediate conseguenze sul trasporto aereo. I controlli di sicurezza negli scali americani sono stati rafforzati anche ricorrendo a cani antiesplosivo. Francia, Gran Bretagna e Germania hanno sospeso il traffico merci proveniente per via aerea dallo Yemen. L’Italia ha alzato i controlli sui voli provenienti da diversi Paesi del Medio Oriente.









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