Mali: i disabili chiedono di contribuire attivamente alla vita del Paese
Vivere senza dover mendicare, partecipando attivamente all’economia del proprio Paese.
È il desiderio delle persone disabili che vivono in Mali, le cui richieste vengono
portate avanti dalla Ong Handicap International (Hci). Secondo l’associazione, infatti,
i disabili del Paese hanno accesso gratuito ad alcuni servizi sanitari e sono sostenuti
da tante associazioni caritative ma ciò che vogliono davvero è trovare un lavoro e
contribuire attivamente alla vita del Paese. Su questo fronte – spiega l’ong, citata
dall’Agenzia Fides - sono stati fatti tanti passi avanti, tuttavia sono molte le persone
con disabilità ancora prive dell'istruzione necessaria. In Mali, secondo le stime
dell’Oms, circa il 10% della popolazione è disabile, una condizione difficile nel
settore privato dove, a differenza di quello pubblico, le società evitano di assumere
persone affette da disabilità. Secondo l’Hci, una delle soluzioni a questo problema
è incoraggiare i cittadini disabili più reattivi ad avviare attività in proprio, aiutandoli
ad accedere a prestiti di micro-credito. Altro fattore di cambiamento importante è
costituito dalla scuola: se i bambini disabili venissero attivamente incoraggiati
a studiare, infatti, non si assisterebbe al frequente abbandono scolastico dopo il
livello primario, dovuto spesso anche all’insufficiente preparazione degli insegnanti.
Sono tante, oggi le associazioni che contribuiscono ad aiutare questi bambini: la
Malian Association of Handicapped People (Femaph), ad esempio, sovvenziona le tasse
scolastiche di alcuni di loro e insieme a Unicef e HCI mira a includere un numero
sempre maggiore di bimbi disabili nelle scuole pubbliche. (L.G.)