Pacchi bomba dallo Yemen verso gli Usa: c'è la firma di Al Qaeda. Arrestata una donna
Nel pacco trovato ieri in un centro di smistamento della FedEx a Dubai c'era una bomba
nascosta in una stampante e la pista porta ad al Qaida. Lo riferisce oggi la polizia
di Dubai. Il pacco proveniva dallo Yemen ed era diretto a Chicago. Le autorità yemenite
hanno nel frattempo arrestato una donna sospettata di aver materialmente spedito i
pacchi bomba intercettati ieri negli Emirati Arabi Uniti e in Gran Bretagna e diretti
verso gli stati Uniti. Sequestrati anche altri 26 pacchi sospetti. E anche l’ordigno
rinvenuto ieri all’aeroporto britannico di East Midlands, in un pacco a bordo di un
aereo diretto sempre a Chicago, era funzionante e avrebbe potuto esplodere. Lo ha
confermato il ministro dell'Interno britannico, Theresa May, al termine di una riunione
del Comitato d’emergenza. Il ministro ha precisato che il livello di allerta nel paese
resta elevato. Intanto il presidente degli Stati Unti, Barack Obama, ha parlato telefonicamente
con il re saudita Abdullah e ringraziato il premier della Gran Bretagna Cameron per
la collaborazione. Obama ha detto che i plichi erano diretti verso organismi religiosi
ebraici.
Si tratta, dunque, di un test per verificare l’efficacia dei controlli
aerei in vista di un attentato o un messaggio alla comunità ebraica americana? Sono
diverse le interpretazioni date all’ombra del terrorismo che si è allungata nuovamente
sugli Stati Uniti a 4 giorni dalle elezioni di metà mandato. Il presidente Obama parla
comunque di una minaccia credibile. E’ così? Gabriella Ceraso lo ha chiesto a Fernando
Fasce, docente di Storia degli Stati Uniti all’Università di Genova: