Al cardinale Caffarra la Medaglia d'oro al merito della Cultura cattolica
La giuria del Premio internazionale Medaglia d’Oro al merito della Cultura Cattolica
di Bassano del Grappa per la sua XXVIII edizione ha assegnato il riconoscimento al
cardinal Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna. Sul fondamento di un’integrale antropologia
cristiana, frutto dell’accordo nella distinzione di fede e ragione, il cardinale Caffarra,
si legge nella motivazione, “ha svolto e approfondito soprattutto temi relativi alla
famiglia, offrendo un contributo culturale di alto valore allo studio di un’istituzione,
contro la quale si volgono gli attacchi della laicità radicale, di quel ‘relativismo’
in cui Papa Benedetto XVI scorge il limite più grave della civiltà attuale”. Il contributo,
teorico e pastorale, del cardinale alla cultura cattolica, conclude la motivazione,
è stato assai rilevante e si è tradotto in una fertile testimonianza di quel “Vangelo
della vita”, il cui recupero costituisce la via privilegiata per superare la “cultura
della morte”. “Un recupero per il quale alla famiglia spetta un compito privilegiato”.
Prendendo la parola dopo la consegna del premio, il cardinale Caffarra ha ricordato
gli effetti devastanti della rottura del vincolo ragione-fede. “Il concepimento di
una nuova persona umana da mistero da venerare si è trasformato in problema da risolvere
(donde la procreativa artificiale). L’ontologia e l’etica del finito senza fondamento
ha creato un tale deserto di senso da rendere ormai impossibile la narrazione della
vita di generazione in generazione (donde l’emergenza educativa)”. E infine, ha concluso,
l’incapacità di fondare un’etica pubblica “sta portando progressivamente le nostre
società a essere solo provvisorie convergenze di opposti interessi”.