2010-10-29 14:29:27

Presidenziali in Costa d'Avorio: appello alla pace dell'arcivescovo di Abidjan


La Costa d’Avorio si appresta al voto, più volte rimandato, del nuovo Capo dello Stato. Le elezioni presidenziali, che si dovevano tenere nel 2005, si terranno domenica prossima. I principali candidati sono il Presidente uscente Laurent Gbagbo, Henri Konan Bédié e Alassane Ouattara. Per l'importante appuntamento elettorale mons. Jean Pierre Kutwa, arcivescovo di Abidjan, ha pubblicato un messaggio nel quale chiede agli ivoriani di “respingere la violenza come modo di espressione. Se la competizione elettorale è legittima, questa non può in alcun caso sfociare in atti di vandalismo”. Nel messaggio, inviato all'agenzia Fides, mons. Kutwa si dice preoccupato per il clima di tensione alimentato attraverso alcune campagne di stampa: “constatiamo giorno per giorno dei propositi di un’aggressività crescente attraverso la stampa”. L’arcivescovo di Abidjan richiama quindi i giornalisti al loro dovere di informare il pubblico in maniera corretta e a non diventare strumenti della lotta politica. Nel messaggio si lamenta inoltre che “una certa opinione politica e i mezzi di comunicazione sociale hanno spesso offerto un profilo errato dell’uomo politico e un’immagine superficiale e pericolosa della sua carriera. La politica in effetti, è spesso rappresentata come una lotta intrapresa per ottenere, a qualsiasi prezzo, un posto onorevole, fonte di considerevoli vantaggi. In questa prospettiva, certamente, tutti i mezzi sono buoni per ottenere i propri fini”. Di fronte a questa situazione mons. Kutwa mette in guardia i fedeli dal non cadere vittima di provocazioni e speculazioni: “quando si recepiscono delle informazioni, da qualsiasi parte vengano, raramente, sono neutre. I periodi elettorali sono fertili di rumori, di interpretazioni tendenziose, di parole e gesti. È difficile fare emergere la verità da questi tentativi di intossicazione. Tuttavia solo la verità libera l’uomo e lo fa crescere. La menzogna eletta a sistema di conquista del potere rende al contrario l’uomo vulnerabile”. Dopo aver riconosciuto gli sforzi effettuati dalle Forces de Défense et de Sécurité (le Forze Armate Nazionali ) e dalle Forces armées des Forces Nouvelles (che controllano dal 2002 il nord-ovest del Paese), per creare un centro di comando congiunto per garantire la sicurezza delle elezioni, mons. Kutwa conclude facendo un appello ai politici perché conducano una lotta politica con mezzi pacifici pensando al bene supremo della nazione e delle generazioni future. (R.P.)







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