Venerdi
29 ottobre 2010 - Benedetto XVI ieri ai partecipanti alla Plenaria della
Pontificia Accademia delle Scienze: " L'esperienza dello scienziato quale essere
umano è quindi quella di percepire una costante, una legge, un logos che egli non
ha creato, ma che ha invece osservato: infatti, esso ci porta ad ammettere l'esistenza
di una Ragione onnipotente, che è altro da quella dell'uomo e che sostiene il mondo.
" La costante in matematica e la costante misericordia di Dio con noi, fedele
all'umantà. La costanza di una critica all'attuale sistema della comunicazione:
essere autoreferenziale, escludere i soggetti più deboli. E la costante nella produzione
di Ratzinger teologo, a margine della pubblicazone della sua opera omnia in
tedesco: il confronto coi tempi presenti. Poi due libri delle EDB sulla
costante preoccupazione della Chiesa per il Medio Oriente (Dalla terra dei due
fiumi Iran - Iraq. Cristiani tra l'integralismo e la guerra di Francesco Strazzari)
e per i temi della bioetica (Biotetica per amare la vita di Salvatore Cipressa). Per
finire, la testimonianza di Raffaele Ariante, artista di Pozzuoli residente
ad Assisi, prossimamente a Santiago de Compostela sulle orme del papa con il suo progetto
Cristo 100%.