Vietnam: dure condanne per i sei parrocchiani di Con Dau
Dure condanne, ieri a Da Nang, contro i sei cattolici coinvolti negli incidenti del
maggio scorso a Con Dau: due di loro dovranno scontare 12 mesi di prigione, gli altri
quattro passeranno in carcere nove mesi. Centinaia di agenti in tenuta antisommossa
erano schierati intorno alla sede del Tribunale del popolo. Il presidente del Tribunale,
Tan Thi Thu Dung, li ha riconosciuti colpevoli di aver incitato sommosse, aver falsamente
accusato il governo e aver istigato altri ad attaccare le forze dell’ordine. Gli imputati
- riferisce l'agenzia AsiaNews - hanno protestato la loro innocenza, evidenziando
come gli incidenti erano stati provocati dagli agenti che avevano attaccato un pacifico
funerale. Gli accusati non hanno potuto avere un difensore, in quanto l’avvocato Cu
Huy Ha Vu, che si era offerto di svolgere tale compito, non ha avuto il permesso di
farlo. Migliaia di cattolici, ieri, hanno preso parte a veglie di preghiera ad Hanoi
e Ho Chi Minh City, per protestate contro la sentenza. A loro si sono uniti anche
non cattolici, indignati per l'ingiusta condanna. Ieri, il rinvio del processo e la
richiesta di avere spiegazioni di “come sia legalmente possibile appropriarsi di terreni,
case, chiesa e cimitero per consegnarli a una società, la Sun Investment Corporation”,
che intende costruire un centro turistico, erano stati avanzati dal presidente della
Commissione giustizia e pace dell’episcopato vietnamita, mons. Paul Nguyen Thai Hop.
(R.P.)