2010-10-28 14:11:41

Congo. Camion esploso a luglio: le vittime abbandonate a se stesse


“La gente non ha praticamente ricevuto niente dei fondi raccolti per aiutarli” dicono all’agenzia Fides fonti della Chiesa locale (che per motivi di sicurezza hanno chiesto di non essere citate) da Sange, la cittadina nell’est della Repubblica Democratica del Congo, dove il 3 luglio più di 300 persone sono morte a causa dell’esplosione di un’autocisterna carica di carburante. “Vi sono almeno 2mila persone che non hanno una casa e circa 350-400 ancora ricoverate in ospedale, per le bruciature provocate dall’incendio seguito all’esplosione dell’autocisterna” dicono le stesse fonti. “Nonostante le promesse delle autorità e la raccolta dei fondi avviata anche a livello governativo in tutto il Congo, le famiglie che hanno perso la casa nell’esplosione hanno ricevuto solo 3 lamiere a testa, quando per ricostruire un’abitazione decente ce ne vogliono almeno 40” spiegano le nostre fonti. “Le 10 parrocchie della diaconia locale hanno raccolto mille dollari che sono stati impiegati per le cure dei malati più bisognosi e per altre esigenze urgenti”. La tragedia è accaduta nella strada principale del paese, quando l’autocisterna si è capovolta dopo aver urtato un altro veicolo che sopraggiungeva dalla direzione opposta. “Il relitto del camion - concludono le fonti - è ancora lì e i lavori per rendere la strada più sicura non sono neppure iniziati. Un altro incidente simile a quello di luglio potrebbe accadere di nuovo”. (R.P.)







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