2010-10-27 15:07:21

L'Onu chiede a Iraq e Stati Uniti un'inchiesta sulle accuse di abusi lanciate da Wikileaks


In Iraq non si fermano le violenze. Dieci persone sono rimaste uccise ieri nell’assalto condotto da alcuni uomini armati al mercato orafo di Kirkuk,11 i feriti. Intanto, l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i Diritti umani, Navi Pillay, ha chiesto all’Iraq e agli Stati Uniti un’inchiesta sulle accuse di torture e omicidi contenute nelle rivelazioni diffuse dal sito Wikileaks. Secondo la Pillay, i documenti denunciano gravi violazioni delle leggi internazionali a protezione dei diritti umani.

Pakistan
Ancora violenza in Pakistan. Almeno tre persone sono rimaste uccise e nove ferite in seguito all'esplosione di una bomba, vicino a un veicolo della polizia a Quetta, in Baluchistan. Vittime anche tra i talebani: tre di loro sono morti in un attacco di un drone Usa nel Nord Waziristan. E sale la tensione al confine con l’Afghanistan, nella zona tribale di Kurram, dove per motivi di sicurezza sono stati chiusi tutti i valichi di frontiera, isolando la tribù locale dei Turi, da sempre ostile ai talebani, che ora si trova di fatto accerchiata da una parte dall'esercito pakistano e dall'altra dagli insorti. Infine, sul fronte diplomatico da registrare la telefonata del presidente Usa, Barack Obama, al suo omologo pakistano, Ali Zardari, “per ribadire il sostegno americano per il processo democratico in Pakistan''.

Afghanistan
Le forze afghane e della Nato sono vicine alla vittoria sui talebani a Kandahar, roccaforte dei ribelli integralisti, dopo diversi mesi di un’offensiva ininterrotta. Lo ha annunciato oggi il governo afghano. “L'operazione a Kandahar alle sue ultime fasi, Il nemico ha preferito non combattere”, ha detto il portavoce del ministero afghano della Difesa. La forza internazionale e l'esercito afghano hanno lanciato in primavera una grande offensiva nella provincia di Kandahar, approfittando dei 30mila militari di rinforzo inviati dal presidente Obama. Sul terreno si registrano intanto nuove violenze, due kamikaze si sono fatti esplodere davanti la casa del responsabile dei servizi di informazione nella provincia di Farah, uccidendo una guardia e ferendone altre due. Un soldato della Nato, poi, è rimasto ucciso nell’esplosione di una mina nel nord del Paese.

Usa –Iran
Gli Stati Uniti non hanno alcun problema con il reattore iraniano di Bushehr, costruito in cooperazione con la Russia, ma sono preoccupati dalle altre attività nucleari di Teheran. Questo il commento del segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, sull’inizio delle attività di immissione combustibile nell’impianto atomico della Repubblica islamica.

Israele: tensioni alla marcia dell’estrema destra
Mattinata di scontri nella città israeliana di Uhm el Fahm, dove la polizia ha lanciato lacrimogeni e granate assordanti per disperdere centinaia di arabo israeliani, che volevano impedire una marcia autorizzata dell'estrema destra che chiede la messa la bando del Partito islamico degli arabi israeliani. Circa un migliaio di agenti in assetto antisommossa sono stati dispiegati nella cittadina nel nord dello Stato ebraico, in previsione di possibili disordini. La marcia è stata definita una "provocazione" dal sindaco di etnia araba, Khaled Hamdam. E torna alta la tensione anche al confine con la striscia di Gaza: un carro armato isrealiano ha ucciso un militante islamico jihadista. La polizia israeliana sta investigando sull'incidente.

Nazioni Unite, dibattito su donne e pace
Donne, pace e sicurezza: le speranze e i timori dell’Onu ieri nel dibattito che si è aperto a Washington in occasione del decimo anniversario della risoluzione 1325 sul tema. Dal segretario generale delle nazioni unite, Ban Ki-moon, l’invito a fare di più. Ci riferisce Elena Molinari:RealAudioMP3

Le donne sono ancora oggi particolarmente esposte alle violenze e agli abusi nei Paesi segnati da conflitti, ma anziché vittime devono diventare agenti del cambiamento. Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha espresso ieri in questi termini la sua grave preoccupazione e anche la sua speranza per il rapporto fra donne e sicurezza in occasione del decimo anniversario della Risoluzione 1.325, chiamata appunto “Donne, pace e sicurezza”. Al termine del dibattito cui hanno partecipato anche Michelle Bachelet, responsabile dell’Agenzia Onu per le donne, e Hillary Clinton, segretario di Stato Usa, il Consiglio ha dunque riaffermato il suo completo impegno a implementare la risoluzione e a incrementare così il contributo delle donne alle missioni di pace. La Risoluzione approvata all’unanimità dal Consiglio nel 2000 persegue tre obiettivi: una maggiore partecipazione delle donne ai processi di pace, la prevenzione e la protezione contro la violenza sessuale e il sostegno a un approccio sensibile per i progetti nei programmi di promozione per la pace.

Myanmar, elezioni
Persiste un clima di scetticismo in vista delle elezioni del prossimo 7 novembre, in Myanmar. Ieri, la National League for Democracy (Nld), il partito d’opposizione guidato da Aung San Suu Kyi, ha pubblicato una nota. “Questa tornata – si legge – è stata indetta per prolungare la dittatura militare e confermare la Costituzione del 2008”.

Sri Lanka: rimossi posti di blocco
Dopo 17 mesi dalla fine della guerra civile contro i ribelli delle Tigri Tamil, il governo dello Sri Lanka ha deciso di rimuovere tutti i posti di blocco nella capitale Colombo. Secondo il portavoce dell’esercito, lo sgombero delle torrette, filo spinato e sacchi di sabbia avverrà “in diverse fasi”. La decisione è stata presa alla luce del ritorno alla normalità nella città che, durante circa 30 anni di guerra, è stata teatro di sanguinosi attentati esplosivi organizzati dai ribelli separatisti sconfitti dall'esercito cingalese nel 2009.

Nobel per la Pace: fratelli Liu Xiaobo ritireranno il premio
Saranno i fratelli del dissidente cinese Liu Xiaobo a ritirare, per suo conto, il Nobel per la Pace. Liu Xiaobo primo firmatario dell’appello “Carto 08”, sta scontando una pena di 11 anni di carcere per incitazione alla sovversione. La consorte, invece, è agli arresti domiciliari a Pechino dallo scorso 8 ottobre, da quando cioè la Commissione norvegese ha assegnato al marito l’ambito riconoscimento.

Cuba: Onu chiede fine embargo
Per il 19.esimo anno consecutivo, l’Onu ha chiesto agli Stati Uniti di porre fine all’embargo commerciale imposto a Cuba. Intanto, ieri a L’Avana ha preso il via la procedura di consegna di licenze per le piccole imprese private. Il provvedimento è stato adottato dal governo di Raul Castro per compensare il taglio di mezzo milione di lavoratori statali, previsto per la fine di marzo.

Praga: otto senza fissa dimora morti in un incendio
Otto senza fissa dimora hanno perso la vita a Praga, capitale della Repubblica Ceca, nell'incendio divampato questa notte in un edifico abbandonato nel centro della città. L’identità delle vittime non è ancora nota, come pure la causa della tragedia. Secondo il portavoce dei Vigili del fuoco, si tratta del peggiore incendio che abbia interessato la capitale ceca negli ultimi 20 anni.

Germania: introdotto il reato di matrimonio forzoso
Il governo tedesco ha approvato un progetto di legge che stabilisce che il matrimonio forzoso è un reato. Finora, questa pratica è stata perseguita solo come forma di coercizione. Adesso, invece, “diventerà un reato per mostrare ancora più chiaramente che deve essere punito”, ha sottolineato il ministro dell'Interno, Thomas de Maiziere. La proposta di legge, che deve essere ancora approvata dal parlamento, prevede pene fino a cinque anni di carcere per chi costringa una persona a sposarsi. La decisione è stata presa alla luce dei molti casi, registrati negli ultimi anni, di ragazze di origine straniera obbligate a sposarsi senza il loro consenso. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 300

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