2010-10-27 14:42:19

Amazzonia: rinviata la sentenza per padre Bartolini il missionario che difende gli indios


E’ stata rinviata a causa di uno sciopero nazionale di 72 ore dei lavoratori del potere giudiziario la lettura della sentenza del processo contro il missionario italiano padre Mario Bartolini, parroco di Barranquita, e altri dirigenti della società civile della provincia di Alto Amazonas (regione di Loreto), accusati di istigazione alla ribellione e contro l’ordine pubblico durante le massicce mobilitazioni indigene del 2009 contro la politica di sfruttamento delle risorse naturali portata avanti dal governo di Lima. Non è ancora noto - riferisce l'agenzia Misna - quanto occorrerà attendere per conoscere il verdetto, che potrebbe portare a una condanna al carcere o all’espulsione per il missionario passionista riferiscono fonti locali: lo sciopero potrebbe prolungarsi oltre il previsto in un clima di tensione ed è stato preceduto, a Yurimaguas, sede del dibattimento, da una vasta manifestazione di protesta organizzata dalle comunità indigene delle provincie di Alto Amazonas e del Datem del Marañón che hanno chiesto giustizia per i loro dirigenti finiti sul banco degli imputati: fra questi, Vladimir Tapayauri, l’ex-presidente del ‘Frente de Defensa de Alto Amazonas’ (Fredesaa) Adilia Tapullima e il direttore di ‘Radio Oriente’ Geovanni Acate Coronel. Acate rischia fino a 10 anni di carcere per “essere stato complice primario del reato contro i mezzi di trasporto, a detrimento della popolazione di Yurimaguas e dello Stato peruviano”. Un’accusa, riferisce la ‘Coordinadora Nacional de Radio’, che corrisponde in realtà alla copertura realizzata dalla sua emittente delle proteste indigene del 2009, sfociate nelle violenze di Bagua, con un bilancio ufficiale di 33 morti (23 poliziotti e 10 indigeni), di cui secondo la pubblica accusa, sarebbero “istigatori” i dirigenti locali sotto processo. A Barranquita la mobilitazione restò pacifica, proprio grazie all’intervento di padre Bartolini, che da 35 anni vive in Perù al fianco di indigeni e ‘campesinos’, i più poveri dell’Amazzonia e dal 2006 denuncia gli abusi delle grandi aziende agricole, in particolare il gruppo ‘Romero’, multinazionale del bio-diesel presente a Barranquita, anche attraverso ‘Radio Caynarachi’ e ‘Radio Oriente’, chiuse temporaneamente lo scorso anno. (R.P.)







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