Santa Messa presieduta stamani dal cardinale Angelo Comastri per il 70.mo anniversario
di fondazione della Lumsa
Il cardinale Angelo Comastri, vicario generale di Benedetto XVI per lo Stato della
Città del Vaticano, ha presieduto stamani la liturgia eucaristica all’Altare della
Cattedra della Basilica di San Pietro, a chiusura delle celebrazioni per il settantennale
della Libera Università Maria Santissima Assunta (Lumsa). Il servizio di Amedeo
Lomonaco:
(canto)
A
conclusione del 70.mo anniversario di fondazione della Lumsa, il cardinale Angelo
Comastri rivolgendosi al rettore, ai docenti, agli studenti e al personale ha espresso
questo auspicio per il futuro dell’ateneo:
“Vi auguro che questo significativo
appuntamento sia l’inizio di una nuova giovinezza recuperando le ragioni e l’entusiasmo
dell’inizio”.
Il porporato ha poi osservato che fino a non molti anni
fa era diffusa l’opinione che i credenti, con l’avanzata della modernità, fossero
“una razza in rapida estinzione”. “I nostri avi, di gran lunga più ignoranti di noi
– scriveva lo psicoanalista Sigmud Freud nel 1927 – hanno creduto cose che oggi sarebbe
impossibile accettare”. Ma l’avanzata della modernità in realtà non porta ad un oscuramento
di Dio da parte dell'uomo:
“Ebbene, gli avi ignoranti ma credenti, di
cui parla Freud, sono Alessandro Volta, Louis Pasteur, Soren Kirkegaard, Biagio Pascal
e ancora Leonardo da Vinci, Duns Scoto, Tommaso d’Aquino, Bernardo di Chiaravalle,
Agostino di Ippona e tantissimi altri, ben dotati di intelligenza e di altrettanta
cultura. La fede e la non-fede, infatti, non dipendono dalla cultura ma dall’atteggiamento
del cuore”.
Riferendosi al Vangelo di oggi, il cardinale Comastri ha
quindi ricordato che il Regno di Dio rassomiglia ad un granellino di senapa e ad un
pugno di lievito:
“Cosa significa questo? Significa che Dio non si trova
sedendosi sulla torre del proprio orgoglio, ma abbassandosi umilmente per scorgere
le sue orme delicate e silenziose nella nostra personale storia e nella storia dell’umanità”.
Il
porporato ha infine sottolineato che la ragione e la fede non sono in contrasto e
devono far leva sull’umiltà per dar luce alla verità. Il cardinale Angelo Comastri
ha quindi ricordato la missione della Lumsa:
“Carissimi, la missione
della vostra università sta nel farsi esempio per tutti del vero atteggiamento interiore
di cui deve essere dotato ogni cercatore della verità e ogni amante della scienza
aperta alla sapienza. Vi facciano da guida queste parole sapienti di Pascal: E’ necessario
evitare due eccessi: escludere la ragione e non ammettere altro che la ragione”.