2010-10-26 15:39:57

Perù: missionari solidali con padre Mario Bartolini


I missionari italiani manifestano la loro solidarietà a padre Mario Bartolini, della Congregazione dei padri passionisti, da 35 anni in Perù a San Martin Barranquita, nella foresta amazzonica. Padre Bartolini è accusato di “istigazione alla ribellione contro l’ordine pubblico” nell’ambito della maxi mobilitazione indigena del mese di maggio 2009, culminata nei sanguinosi scontri di Bagua tra manifestanti e polizia. La mobilitazione era stata promossa per protestare contro una multinazionale che vuole sottrarre terre alla popolazione locale per destinarle alla produzione di biodiesel. Padre Bartolini, insieme con altre tre persone, rischia 12 anni di carcere e l’espulsione dal Perù. Oggi è prevista la sentenza di un secondo processo. Il primo – ricorda il Sir – si è concluso con l’assoluzione del missionario. Don Alberto Brignoli, incaricato per l’America Latina del Centro di animazione missionario, auspica che anche la sentenza di oggi “si concluda con un’assoluzione”. In caso contrario – aggiunge – si rischia di creare un “precedente pericoloso”. Tutti i missionari “che difendono i diritti delle popolazioni indigene potrebbero” potrebbero subire le stesse accuse. I missionari peruviani sottolineano poi che il processo a Padre Bartolini “rispecchia un’alleanza “tra gli interessi economici e politici a discapito dei più poveri”. Anche la rivista del Pime “Mondo e Missione” presenterà nel prossimo numero un ampio reportage su questi fatti, con un’intervista a padre Bartolini. Secondo la rivista si tratta “di un processo di natura chiaramente politica, voluto da alcuni esponenti della maggioranza di governo per rompere l’unità del movimento indigeno e rimuovere gli ostacoli allo sfruttamento arbitrario della foresta”. (A.L.)







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