Diritti degli indigeni: in Venezuela gesuita interrompe lo sciopero della fame
“Grazie al dialogo che abbiamo avuto con diversi dirigenti del governo, abbiamo visto
che la ragione principale dello sciopero ha ricevuto una risposta”. Così fratel José
María Korta, gesuita, 81 anni, ha annunciato alla stampa di Caracas, la sospensione
dello sciopero della fame intrapreso il 18 ottobre per chiedere all’esecutivo l’applicazione
della Costituzione in materia di diritti dei popoli indigeni e la scarcerazione del
‘cacique’ (capo indigeno) Sabino Romero della comunità nativa Yukpa e di due suoi
collaboratori. Questi ultimi - riferisce l'agenzia Misna - erano stati arrestati alla
fine dello scorso anno per presunto coinvolgimento in una sparatoria in cui il 13
ottobre 2009, nella zona della Sierra de Perijá (nord-ovest) erano rimasti uccisi
due indigeni. Un episodio, secondo fratel Korta, fondatore dell’Università Indigena
del Venezuela (Uiv), provocato dalla mancata demarcazione del territorio ancestrale
degli Yukpas; il gesuita ha chiesto anche che sia applicata la norma costituzionale
che dà facoltà alle comunità autoctone di esercitare “le istanze di giustizia previste
dalle loro tradizioni ancestrali” nel caso di Romero e dei suoi collaboratori. Come
frutto del negoziato avviato durante lo sciopero della fame del gesuita, il ministero
dell’Ambiente ha reso noto di “aver ripreso i processi di demarcazione del territorio
indigeno, con l’aiuto di un gruppi di nativi esponenti di una commissione parlamentare”
ha riferito all’agenzia ‘Efe’ Julio Ávalos, della ‘Fundación Causa Amerindia’, che
ha accompagnato fratel Korta nella sua mobilitazione, elogiandone la “resistenza ammirevole”.
Anche il Tribunale supremo di giustizia (Tsj) si sarebbe impegnato a “riesaminare
con attenzione” il caso di Romero affinché possa essere giudicato presso la sua comunità.
Il vice-presidente Elías Jaua ha annunciato a fratel Korta la disposizione del presidente
Hugo Chávez a un incontro, in data ancora imprecisata. Per Lusbi Portillo, dell’organizzazione
indigenista “Sociedad Homo et Natura”, è necessario stilare ora un’agenda che contenga
soluzioni per i problemi di fondo”. Popolazione di circa 12.000 individui, raggruppati
in dozzine di comunità, gli Yukpas sono uno dei cinque popoli nativi residenti nel
nord-ovest del Venezuela tra la Sierra de Perijá, che traccia parte del confine con
la Colombia e il lago Maracaibo, 700 chilometri a ovest di Caracas. (R.P.)