Bolivia: veto del governo all'articolo che legalizza i rapporti sessuali a 12 anni
Álvaro García Linera, Presidente ad interim della Bolivia, nel corso di una conferenza
stampa ha annunciato la decisione del governo di porre il veto sull'articolo 15 della
discussa legge sulla salute sessuale e riproduttiva che depenalizza i rapporti sessuali
dai 12 anni sino alla maggiore età (18 anni). In concreto, la legge non è stata promulgata
ed è stata invece rinviata all'Assemblea nazionale che ora dovrà rivedere l'articolo
che ha suscitato molte polemiche e una ferma condanna della Chiesa cattolica. Garcia
Linera, in questi giorni con funzioni di presidente essendo Evo Morales in viaggio
in Iran, ha affermato - riferisce l'Ansa - che ''un governo democratico deve stare
attento a raccogliere le critiche'', ma ha anche definito ''ipocriti, farisei e demagoghi''
quelli che non hanno apprezzato la norma in questione. Il governante ha poi aggiunto:
''Sebbene lo Stato debba sanzionare chi commetta delitti, non è suo compito regolare
le relazioni sessuali''. Intanto, ha precisato García Linera, "mentre si discute e
si approva una versione definitiva della legge 497, in questa materia resta vigente
l'articolo 308 del Codice penale che vieta i rapporti sessuali prima della maggiore
età". La posizione assunta del governo boliviano, nelle ultime ore, sembrava quasi
scontata poiché poche volte - dal giorno della sua elezione - il Presidente Evo Morales
si era trovato ad una così vasta, ampia e trasversale protesta, in particolare proprio
da parte dei quei settori sociali che lo sostengono, fra cui le etnie aborigine del
Paese. D'altra parte Garcia Linera ha anche anticipato l'intenzione del governo di
chiedere al Parlamento un indurimento delle pene per le persone colpevoli di atti
di pedofilia e parlando specificamente dei membri del clero che si sono macchiati
con questo reato, ha aggiunto che in questi casi la realtà è più grave poiché si "abusa
della fiducia spirituale". (L.B.)