Uruguay: per i vescovi alcuni regolamenti statali facilitano l’aborto
I vescovi dell’Uruguay con un comunicato esprimono “profonda preoccupazione di fronte
alla situazione che si è venuta a creare nel Paese con alcuni regolamenti riguardanti
l’applicazione della recente legge sulla salute sessuale e riproduttiva”. In concreto
i presuli denunciano che tali regolamenti “introducono pratiche che nei fatti facilitano
l’aborto”. In Uruguay l’aborto è illegale e sulla depenalizzazione in certi casi
se ne discute da tempo, in particole in queste ore. In tutta l’America Latina si celebra
la cosiddetta Giornata in favore della depenalizzazione. Per i presuli questa realtà
“crea una situazione difficile per numerosi poliambulatori parrocchiali e alcune istituzioni
sanitarie vincolate alla Chiesa cattolica che lavorano in difesa della vita umana
sin dal suo concepimento”. Una legge così regolamentata, rileva la Conferenza episcopale
uruguaiana, nei fatti e nella sostanza “costringe” queste istituzioni d’ispirazione
cattolica “a contraddire i propri principi e la propria identità”. I vescovi ricordano
le numerose prese di posizione dell’episcopato in difesa della vita sin dal suo concepimento
e ribadiscono che ormai “è dimostrato scientificamente che la vita umana ha inizio
nel momento del suo concepimento”. Quando si dichiara dunque di voler proteggerla
“si deve tener conto che la vita va rispettata da quel preciso momento sino al suo
termine naturale”. Proprio per queste importanti ragioni, i vescovi ricordano l’esistenza
di un diritto che “consente di agire, sia personalmente sia come istituzione, in armonia
e in accordo con le proprie convinzioni di coscienza” e i propri principi. I presuli
dell’Uruguay infine chiedono per il Paese e per le istituzioni sanitarie cattoliche
la protezione della “Virgen de los Treinta y Tres”. Sottolineano infine che la nazione
deve essere capace “di fondare le proprie definizioni legali nonché la convivenza
su principi dell’umanesimo che difende, come valore irrinunciabile, la sacralità della
vita umana dal suo inizio sino alla fine naturale”. (A cura di Luis Badilla)