Sudan: i leader cristiani pregano per il pacifico svolgimento del referendum di gennaio
Una preghiera ecumenica per lo svolgimento pacifico del referendum del 6 gennaio 2011
sull’indipendenza del Sud Sudan si è tenuta sabato scorso a Rumbek (capoluogo dello
Stato dei Laghi, nel Sud Sudan), alla presenza dei leader religiosi locali e dei funzionari
del governo. Mons. Cesare Mazzolari, vescovo di Rumbek, ha invitato il popolo del
Sud Sudan ad accettare Gesù come la “vera, unica fonte di una pace duratura”. Il presule
- riferisce l'agenzia Fides - ha inoltre esortato il popolo sudanese a desistere dalla
tentazione di vendicarsi e di ripagare il male con il male, aggiungendo che in vista
del referendum, la popolazione deve restare fedele all’insegnamento di Cristo sulla
pace e sul perdono. I capi delle diverse confessioni cristiane hanno pregato lo Spirito
di Dio perché discenda sul popolo del Sudan e conceda che il referendum si svolga
nella pace. L’incontro di preghiera è stato organizzato dai capi delle diverse Chiese,
tra i quali, la diocesi cattolica di Rumbek, la Chiesa episcopale del Sudan (Ecs),
la Chiesa pentecostale e la Chiesa Battista. Un funzionario delle Nazioni Unite presente
all’incontro ecumenico, James Fandus, ha assicurato che la Missione delle Nazioni
Unite in Sudan (Unmis) sta fornendo il supporto al referendum, che ha accumulato diversi
ritardi a causa delle dispute politiche tra i partiti del nord e del sud. “Il popolo
del Sud Sudan ha il diritto di partecipare al referendum in un contesto sereno” ha
detto Fandus, che ha dato atto dell’impegno per la promozione della pace da parte
dei funzionari di governo e dei leader cristiani dello Stato dei Laghi. (R.P.)