2010-10-25 14:28:14

Indonesia: escalation di attacchi e violenze contro le Chiese: allarme dei cristiani


“La violenza e gli attacchi contro le Chiese cristiane, di tutte le confessioni, nell’area di Giacarta e nella parte occidentale dell’isola di Giava è cresciuta negli ultimi anni e negli ultimi tempi. Siamo sempre più preoccupati”: è quanto riferisce all’agenzia Fides mons. Johannes Maria Trilaksyanta Pujasumarta, vescovo di Bandung e segretario generale della Conferenza episcopale dell’Indonesia. “I responsabili sono piccoli gruppi islamici radicali che stanno seminando il panico fra i nostri fedeli, soprattutto nelle diocesi di Giacarta, Bandung, Boghor”. “E’ vero – aggiunge il presule - che si tratta di gruppi minoritari, ma occorre fermarli. La violenza aumenta anche per l’indifferenza delle autorità civili e della polizia, che prendono sottogamba le violenze. Chiediamo maggiore attenzione e protezione per le comunità cristiane e che tali atti non restino impuniti”. Il vescovo di Bandung ribadisce poi l’importanza del dialogo per promuovere la pace. “In Indonesia – sottolinea - tutti siamo chiamati a difendere l’idea e il modello di una società armoniosa e pluralistica. Per questo il dialogo resta la via maestra: continueremo soprattutto a cercare appoggio e solidarietà dai gruppi musulmani moderati che rappresentano la larga maggioranza dell’islam indonesiano”. Un rapporto documentato e circostanziato, che descrive gli ultimi incidenti, è stato inviato inoltre all’agenzia Fides dall’Indonesia Christian Communication Forum (Iccf), organizzazione che riunisce leader di diverse confessioni cristiane. Lo studio, diffuso ieri durante una conferenza pubblica a Giacarta, ricorda che il 17 ottobre scorso gruppi radicali islamici hanno minacciato di attaccare una chiesa cattolica a Karanganyar. Giorni prima, a Sukoharjo, 12 militanti in motocicletta hanno appiccato il fuoco ad una chiesa protestante. Il 12 ottobre un medesimo tentativo, fortunatamente con pochi danni, ha colpito la chiesa cattolica di San Giuseppe a Klaten. Si ricorda poi che nel settembre scorso una chiesa cattolica è stata colpita anche nella provincia di Pasir, nel Borno indonesiano: quest’ultimo episodio mette in guardia sul possibile contagio di attacchi estremisti in altre province della nazione, anche se la maggior parte degli episodi di violenza si registrano nei sobborghi di Giacarta e nella parte occidentale e centrale dell’isola di Giava. Gli attacchi contro edifici religiosi cristiani non islamici sono in costante aumento dall’indipendenza dell’Indonesia (1945) ad oggi: fra il 1945 e il 1967, due chiese sono state incendiate; fra il 1967 e il 1969 (dopo l’ascesa al potere di Suharto) ne sono state colpite 10. Fra il 1969 e 1998 il bilancio si è impennato fino a 460 attacchi. Ma, anche dopo l’avvio della nuova era di riforme, la situazione non sembra migliorata: nell’ultimo decennio oltre 700 attacchi, che portano il totale degli episodi di violenza contro le chiese, fra il 1945 e il 2010, alla drammatica cifra di 1.200. (A.L.)







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