2010-10-25 12:57:15

Il futuro cardinale Robert Sarah: non la politica o l’economia, ma Cristo salverà l’Africa


Fra meno di un mese, il 20 novembre, il Papa creerà 24 nuovi cardinali nel terzo Concistoro del suo Pontificato. Tra i futuri porporati c’è anche il presule africano mons. Robert Sarah, della Guinea Conakry, presidente del Pontificio Consiglio “Cor Unum”. In questa intervista di Olivier Bonnel, mons. Sarah racconta le sue emozioni e il significato di questa scelta del Papa per il continente africano:RealAudioMP3

R. - Sono molto commosso per essere considerato in modo così sorprendente dal Santo Padre, perché non sono degno di essere chiamato ad essere cardinale. Mi sento onorato e cercherò di servire la Chiesa, di servire Dio e soprattutto di mostrarmi sempre più disponibile ad un maggior impegno, affinché la Chiesa sia più raggiante, più brillante. Sono molto contento e di questo ringrazio il Signore e ringrazio il Santo Padre, nonostante la mia indegnità e prometto di essere un servo per la Chiesa e per il Signore.

D. - E’ un grande segno, secondo lei, per il continente africano?

R. - E’ una chiamata per la Chiesa in Africa ad essere più presente nella società africana, per portare il Vangelo, per portare Cristo e per impiantare la Croce che salva, perché soltanto la Croce potrà salvare il continente africano: non la politica, non l’economia, ma Cristo salverà la Chiesa e la società africana. Io penso che questa chiamata alla Chiesa africana debba tradursi in un impegno più forte, affinché questa Chiesa sia più presente nella nostra società così difficile.







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