Alta tensione in Guinea Conakry dopo il rinvio del ballottaggio
“Si sta cercando di trasformare il confronto politico-partitico in scontro etnico,
sfruttando il presunto tentativo di avvelenamento ai danni di alcuni sostenitori di
Alpha Condé”. E’ quanto dichiara all’agenzia Fides una fonte della Chiesa locale della
Guinea Conakry, che ha chiesto l’anonimato per motivi di sicurezza. La tensione nella
Repubblica di Guinea è salita dopo il rinvio sine die del ballottaggio per le elezioni
presidenziali che si sarebbe dovuto tenere ieri In diverse zone della Guinea sono
avvenuti scontri che hanno opposto malinké e peule, le due principali etnie del Paese.
Ad accrescere la tensione vi sono poi notizie incontrollate, come quella su un presunto
avvelenamento di un centinaio di sostenitori di Alpha Condé. Su questo episodio la
fonte di Fides afferma che “alcune persone di nostra fiducia si sono recate all’ospedale
di Donka dove sarebbero state ricoverate le vittime del presunto avvelenamento. I
medici hanno affermato che non vi sono vittime né indizi di avvelenamento”. I due
contendenti alle presidenziali sono Cellou Dalein Diallo (di etnia peul) e Alpha Condé
(di etnia malinké). “Finora - afferma la fonte di Fides - la maggior parte della popolazione
era rimasta abbastanza tiepida nel seguire il confronto politico tra i due contendenti
alle elezioni presidenziali. Con la diffusione di voci non confermate, come quella
sul presunto avvelenamento, si cerca di trascinare la popolazione in uno scontro di
carattere etnico, con tutte le conseguenze che questo comporta”. “È preoccupante che
gli scontri si siano estesi alle zone dell’interno, perché il rischio di una deriva
etnica degli scontri diventa concreto. Per questo occorre organizzare prima possibile
il ballottaggio prima che la situazione sfugga di mano” conclude la fonte. Al rinvio
del ballottaggio ufficialmente si è arrivati per gravi carenze riscontrate nella preparazione
elettorale. Il Presidente della Commissione elettorale nazionale indipendente (Ceni),
il generale Siaka Toumani Sangaré, si è impegnato a fissare al più presto la nuova
data delle elezioni (A.L.)