2010-10-25 14:25:39

Alta tensione in Guinea Conakry dopo il rinvio del ballottaggio


“Si sta cercando di trasformare il confronto politico-partitico in scontro etnico, sfruttando il presunto tentativo di avvelenamento ai danni di alcuni sostenitori di Alpha Condé”. E’ quanto dichiara all’agenzia Fides una fonte della Chiesa locale della Guinea Conakry, che ha chiesto l’anonimato per motivi di sicurezza. La tensione nella Repubblica di Guinea è salita dopo il rinvio sine die del ballottaggio per le elezioni presidenziali che si sarebbe dovuto tenere ieri In diverse zone della Guinea sono avvenuti scontri che hanno opposto malinké e peule, le due principali etnie del Paese. Ad accrescere la tensione vi sono poi notizie incontrollate, come quella su un presunto avvelenamento di un centinaio di sostenitori di Alpha Condé. Su questo episodio la fonte di Fides afferma che “alcune persone di nostra fiducia si sono recate all’ospedale di Donka dove sarebbero state ricoverate le vittime del presunto avvelenamento. I medici hanno affermato che non vi sono vittime né indizi di avvelenamento”. I due contendenti alle presidenziali sono Cellou Dalein Diallo (di etnia peul) e Alpha Condé (di etnia malinké). “Finora - afferma la fonte di Fides - la maggior parte della popolazione era rimasta abbastanza tiepida nel seguire il confronto politico tra i due contendenti alle elezioni presidenziali. Con la diffusione di voci non confermate, come quella sul presunto avvelenamento, si cerca di trascinare la popolazione in uno scontro di carattere etnico, con tutte le conseguenze che questo comporta”. “È preoccupante che gli scontri si siano estesi alle zone dell’interno, perché il rischio di una deriva etnica degli scontri diventa concreto. Per questo occorre organizzare prima possibile il ballottaggio prima che la situazione sfugga di mano” conclude la fonte. Al rinvio del ballottaggio ufficialmente si è arrivati per gravi carenze riscontrate nella preparazione elettorale. Il Presidente della Commissione elettorale nazionale indipendente (Ceni), il generale Siaka Toumani Sangaré, si è impegnato a fissare al più presto la nuova data delle elezioni (A.L.)







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