Angelus. Il Papa sulla Giornata missionaria: annunciare il Vangelo non è rivoluzionare
il mondo ma trasfigurarlo con la forza di Gesù
“Tutti i battezzati sono chiamati ad annunciare la Buona Notizia della salvezza”:
è quanto ha ribadito il Papa all’Angelus ricordando l’odierna Giornata missionaria
mondiale che quest’anno ha per motto “La costruzione della comunione ecclesiale è
la chiave della missione”. Ce ne parla Sergio Centofanti.
Dopo la Messa
per la conclusione del Sinodo, il Papa ha presieduto la preghiera mariana dell’Angelus
affacciandosi alla finestra del suo studio privato. Decine di migliaia i pellegrini
presenti in Piazza San Pietro. Sulla scia di Paolo VI ha ricordato che la Chiesa è
per sua natura missionaria:
“La Chiesa esiste per evangelizzare,
vale a dire per predicare ed insegnare, essere il canale del dono della grazia, riconciliare
i peccatori con Dio, perpetuare il sacrificio del Cristo nella Santa Messa che è il
memoriale della sua morte e della sua gloriosa risurrezione”.
“In
ogni tempo e in ogni luogo – ha proseguito – la Chiesa è presente e opera per accogliere
ogni uomo e offrirgli in Cristo la pienezza della vita”. Il cristiano, dunque – ha
spiegato il Papa – non attende la vita eterna in modo solitario o inoperoso, ma vive
in comunione con Cristo per essere in comunione con gli altri e portare al mondo l’annuncio
del Vangelo:
“Il compito missionario non è rivoluzionare il mondo,
ma trasfigurarlo, attingendo la forza da Gesù Cristo che ‘ci convoca alla mensa della
sua Parola e dell’Eucaristia, per gustare il dono della sua Presenza, formarci alla
sua scuola e vivere sempre più consapevolmente uniti a Lui, Maestro e Signore’”.
Anche
i cristiani di oggi – ha affermato citando la lettera “A Diogneto” – “mostrano come
sia meravigliosa e … straordinaria la loro vita associata”:
“Trascorrono
l’esistenza sulla terra, ma sono cittadini del cielo. Obbediscono alle leggi stabilite,
ma con il loro modo di vivere oltrepassano le leggi … Sono condannati a morte, e da
essa traggono vita. Pur facendo il bene, sono … perseguitati e crescono di numero
ogni giorno”.
Benedetto XVI invita tutti a pregare per i missionari
che spesso svolgono la loro opera “in mezzo a grandi difficoltà” e li affida “alla
Vergine Maria, che da Gesù Crocifisso ha ricevuto la nuova missione di essere Madre
di tutti coloro che vogliono credere in Lui e seguirlo”.
Dopo la preghiera
mariana, il Papa, infine, ha ricordato che ieri, a Vercelli, è stata proclamata Beata
suor Alfonsa Clerici, della Congregazione del Preziosissimo Sangue di Monza, nata
a Lainate, presso Milano, nel 1860, e morta a Vercelli nel 1930. “Rendiamo grazie
a Dio – ha detto - per questa nostra Sorella, che Egli ha guidato alla perfetta carità”.