2010-10-24 13:59:35

Allarme dell’Onu: in Corea del Nord si aggrava l'emergenza umanitaria


È notevolmente peggiorata nell’ultimo anno, in un periodo di tempo preso in considerazione tra l’agosto 2009 e l’agosto 2010, la situazione della popolazione della Corea del Nord, afflitta da una profonda crisi che la colpisce a vari livelli. A sostenerlo è l’ultimo rapporto delle Nazioni Unite diffuso dal segretario generale Ban Ki-moon e dedicato al Paese asiatico. Innanzitutto la malnutrizione, che sta raggiungendo cifre altissime e coinvolge soprattutto anziani, bambini e donne incinte. L’insicurezza alimentare, stando alle informazioni che riescono a filtrare dal regime comunista e che sono riferite dall’agenzia AsiaNews, riguarda almeno 3,5 milioni di individui su una popolazione totale di 24 ed è aggravata dal ripetersi di periodi di inondazioni alternati a periodi di siccità. Secondo le stime, il Paese necessiterebbe di almeno 3,54 milioni di tonnellate di cereali destinati al consumo umano e di 1,2 milioni per la semina e l’uso industriale. Un altro grave problema è legato alla situazione dei diritti umani: sembra che in Corea del Nord ci siano tra i 150 e i 200mila prigionieri politici suddivisi in sei campi di detenzione e le loro condizioni, stando alle testimonianze di attivisti, sono molto gravi: costretti ai lavori forzati per molte ore al giorno, privi di qualunque assistenza sanitaria e nutriti solo il minimo indispensabile alla sopravvivenza. Infine, ad aggravare le sofferenze del popolo coreano, anche il sistema sanitario ormai al collasso, l’assenza in molte zone di acqua potabile, la profonda crisi dell’educazione e le restrizioni alle libertà fondamentali come quella di pensiero, coscienza, religione, opinione ed espressione. (R.B.)







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