L’allarme di Save the Children: ad Haiti minori in pericolo
“Restavec”: una parola apparentemente innocua, che nella lingua di Haiti, l’isola
sconvolta a gennaio dal terremoto, nasconde un abisso di orrore per i bambini colpiti
dal sisma. Indica la condizione di schiavitù in cui vivono molti, ceduti dalle famiglie
disperate a qualcuno che, almeno, è in grado di sfamarli. Ma non è l’unico baratro
in cui sono sprofondati gli abitanti più piccoli e più indifesi: Save the Children,
insieme con molte Ong locali, sta realizzando per conto dell’Onu un censimento dei
minori. Circa 800mila girano tra i campi, abbandonati dai genitori ed esposti a fame,
sete, malattie, o, peggio, al pericolo dei trafficanti di esseri umani. I campi degli
sfollati sono molto difficili da tenere sotto controllo e vi si registrano “molti
casi di abuso e violenza sessuale sui minori”, è la drammatica testimonianza di una
volontaria, riportata dal quotidiano Avvenire. Finora le Ong hanno censito 10mila
bambini e Save the Children ne ha inseriti 400mila in istituti scolastici, formando
2300 insegnanti. La scuola d Haiti è teoricamente partita il 4 ottobre, ma per tanti
è assai difficile frequentarla, dal momento che molte strutture sono andate distrutte.
In queste condizioni l’isola si avvicina alle elezioni presidenziali, in programma
il 28 novembre prossimo. (R.B.)