Uno studio del “Center for Global Health Research” con sede a Toronto afferma che
più di 200mila muoiono ogni anno a causa della malaria, smentendo in maniera clamorosa
le cifre dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che fissavano in circa 15mila
all’anno i decessi attribuiti a questa malattia nel subcontinente. I ricercatori di
Toronto - riferisce l'agenzia AsiaNews - hanno basato le loro stime su un’indagine
sul campo condotta intervistando i parenti di più di 122mila persone decedute fra
il 2001 e il 2003. E le cifre ottenute, scrivono, “superano largamente” i 15mila citati
dall’Oms. Lo studio è stato pubblicato oggi nel giornale specializzato “The Lancet”.
La malaria colpisce circa 250 milioni di persone nel mondo ogni anno, e ne uccide
circa un milione; per la grande maggioranza si tratta di bambini che vivono in Africa,
secondo l’Oms. E’ la terza malattia infettiva più letale dopo l’Aids e la tubercolosi.
Lo studio pubblicato oggi da “The Lancet” dimostra che la situazione in India è decisamente
peggiore di quanto si creda. “Ciò dimostra che la malaria uccide molte più persone
di quanto si supponeva in precedenza – ha dichiarato uno degli autori della ricerca,
Prabhat Jha -. Questo è in realtà il primo studio a livello nazionale che ha raccolto
informazioni direttamente dalle comunità”. La ragione per cui le cifre dell’Oms mostrano
una tale discrepanza (per difetto) va cercata probabilmente nel fatto che l’Oms prende
in considerazione solo le morti ufficialmente confermate, e limitate a quelli che
si sono rivolti ai servizi di assistenza. E le statistiche in più sono limitate ad
alcuni stati (Orissa, Chattisgarh, Jharkhand) e al Nord Est. Mentre lo studio di “The
Lancet” afferma che la maggior parte dei decessi avviene nelle zone rurali, e senza
che le persone abbiano richiesto assistenza. (R.P.)