2010-10-21 15:11:37

Campania: si allarga la protesta contro le discariche. Roghi e cariche della polizia: almeno 20 feriti


Ancora una nottata di scontri a Terzigno, nel napoletano, dopo il via libera alla costruzione di una nuova discarica nell’area. Il bilancio è di almeno una ventina di agenti feriti, diversi mezzi dati alle fiamme e un fermo. Oggi il premier Berlusconi discuterà dell’emergenza rifiuti in Campania in un vertice alla presenza, tra gli altri, del ministro degli interni Maroni e del capo della protezione civile Bertolaso. Da parte dei cittadini resta la paura che le discariche contribuiscano ad inquinare l’ambiente. Alessandro Guarasci ha intervistato Gerardo Cianella dell’associazione Medici per l’ambiente, che ha condotto studi sugli effetti delle discariche.RealAudioMP3

R. – Esiste purtroppo una cancerogenesi ambientale a Napoli. I numeri dei tumori al polmone sono aumentati del 50 per cento negli ultimi anni, in rapporto anche alle abitazioni di molti malati nei pressi di discariche abusive, tossiche e nocive. Anche per la discarica che hanno fatto a Chiaiano le preoccupazioni sono grandi, perché lì i rifiuti vengono depositati così come sono e naturalmente non c’è possibilità di controllo da parte della comunità scientifica, medica e geologica. Abbiamo rilevato anche il fatto di come sia stata realizzata questa discarica: infatti c’è il rischio di percolato, perché non c’è un fondo compatto di argilla. Prevediamo che nel tempo ci saranno percolati tossici che inquineranno le falde acquifere con grave danno della salute ambientale nella città di Napoli.

D. – Quanto è pericoloso il percolato? Può poi finire nelle falde acquifere e, dunque, nel rubinetto di casa?

R. – La percentuale dei rifiuti tossici è superiore al 50 per cento. E’ il rifiuto organico, liquido, umido che ci preoccupa moltissimo e che forma percolati con gravi rischi per la salute, perché c’è rischio di passaggio nelle falde. Noi abbiamo previsto che fra dieci anni ci saranno delle catastrofi qui in zona. Già abbiamo un aumento di tumori, di linfomi, di malformazioni infantili e queste patologie naturalmente sono destinate a crescere purtroppo.

D. – Secondo lei, nella discarica di Terzigno, si stanno riproponendo le condizioni di quella di Chiaiano?

R. – Pure quelle sono discariche in cui il versamento non è selezionato e differenziato, ma viene messo tutto lì così com’è. Questo è il problema grosso: la differenziazione dei rifiuti. Dal Nord, purtroppo, poi sono stati trasportati rifiuti tossici industriali che hanno inquinato questa terra. Le faccio un esempio: noi abbiamo le zucchine, che stiamo coltivando nella zona di Chianura - una zona purtroppo ad alto rischio di inquinamento ambientale per la discarica dei Pisani degli anni scorsi - zucchine che hanno già assorbito diossina. Il rischio è che il popolo si alimenti di questi ortaggi e si avveleni. Allora noi abbiamo proposto ai magistrati di fare un rilevamento, un monitoraggio sui vegetali della zona a rischio e sugli esseri viventi, perché i rischi sono grandissimi. La colpa è sempre dello sversamento dei rifiuti fatto in maniera sconsiderata e criminale in queste zone, già dagli anni passati.







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