2010-10-21 15:38:31

Australia: si accende il dibattito sull’insegnamento dell’etica laica nelle scuole statali


Entra nel vivo in Australia il dibattito tra i corsi di etica e di religione, sui quali c’è molta confusione. L’introduzione dei corsi di etica nelle scuole elementari, infatti, richiederebbe al governo l’erogazione di ingenti risorse finanziarie e organizzative, mentre gli insegnanti di religione sono volontari e, dunque, a costo zero. Secondo alcuni, inoltre, i corsi di etica sono nati come una valida alternativa per gli studenti che non frequentano l’ora di religione: “I corsi di religione fanno parte del curriculum delle scuole pubbliche da più di cento anni – spiega il direttore della Confraternita della dottrina cristiana dell’arcidiocesi di Sydney, Robert Haddad, le cui parole sono riportate dall’Osservatore Romano – però non sono facoltativi come quelli di etica”. Anche molti vescovi sono intervenuti sull’argomento: “La promozione dell’insegnamento dell’etica laica nelle scuole statali mostra una generale ostilità verso la religione”, ha detto il cardinale George Pell, arcivescovo di Sydney, sottolineando che secondo le statistiche il 60% degli australiani si professa cristiano. Nonostante ciò, ai corsi di etica “tutti gli studenti sono stati invitati a partecipare, compresi quelli precedentemente iscritti ai corsi di religione”, gli fa eco il vescovo di Wollongong, mons. Peter William Ingham. La posizione della Chiesa, comunque, non è contraria all’introduzione dei corsi di etica, specifica il presule, ma questa “era stata lasciata fuori dal dialogo, pur essendo il principale fornitore di religione”. (R.B.)







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