In Sudan scatta l’allarme per la recrudescenza di un’epidemia di leishmaniosi viscerale,
una malattia nota anche con il nome di Kala-azar, che secondo le stime dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità, nella parte meridionale del Paese, quest’anno ha raggiunto
un numero di casi sei volte superiore a quelli degli anni scorsi. L’agenzia Fides
riporta in proposito alcuni dati: dal settembre 2009, quando è iniziata l’epidemia
che ha registrato un picco durante la stagione delle piogge, i casi accertati sono
6363 e 303 i decessi. Le aree più colpite sono quelle di Malakal, Baliet e Jonglei
nell’Upper Nile State, ma qualche caso si è verificato anche negli Stati di Unity
ed Eastern Equatoria. La malattia, causata da un parassita e curabile con un mese
di iniezioni di sodium stibogluconate, nell’area è ciclica a causa della malnutrizione
infantile, che riduce le difese immunitarie dei bambini. (R.B.)